«In un momento difficile per l’economia italiana, in cui le aziende cercano di dare il massimo per sviluppare i contatti e le relazioni con i clienti italiani e stranieri, mi è stato negato l’accesso al Sigep di Rimini»: a sollevare il caso è Martino Zanetti, presidente di Hausbrandt, marchio italiano del caffè.
L’industriale non era in possesso del super green pass ma del green pass normale. «Questo atteggiamento radicale e intimidatorio da parte dell’Ente Fiera – attacca Zanetti, la cui impresa ha sede a Nervesa della Battaglia (Treviso) – ha creato un grosso danno morale e materiale ad un imprenditore stimato e sempre propositivo nel mondo dell’imprenditoria del settore alimentare, impedendogli in modo categorico la possibilità di incontrare gli operatori presenti in Fiera e di portare avanti trattative importanti, che erano già state programmate». Quanto avvenuto viene giudicato dall’imprenditore «gravemente lesivo della libertà individuale e fortemente limitativo del diritto di poter fare impresa in un Paese “democratico”. Si dimostra un comportamento scandaloso da parte di Sigep, che non ha voluto trovare alcuna possibilità di confronto». Zanetti ricorda che alle sue spalle «c’è un Gruppo di aziende che dà lavoro a numerose famiglie che potranno essere danneggiate dal calo di ordini. Una mancanza di rispetto nei confronti di un imprenditore che da sempre ha creduto in questa Fiera».
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Già dall’anno scorso, più o meno ottobre, compero soltanto caffè Hausbrandt dopo aver saputo che lui aveva pubblicamente biasimato la certificazione verde. Io io miei soldi li do preferibilmente a chi li merita, e lui li merita.
Lo penso anch’ io che questo delirio collettivo sia irriducibile. ed inaccettabile
E’ ora di emigrare in un paese più civile del draghistan.