Aldous Huxley (1894-1963) è stato uno scrittore, saggista e critico britannico con origini ebraiche, noto soprattutto per il suo romanzo distopico “Il mondo nuovo” (“Brave New World”), pubblicato nel 1932. Huxley è nato in una famiglia intellettualmente influente e ha studiato a Oxford. Oltre al suo lavoro di fiction, ha scritto numerosi saggi su argomenti che spaziano dalla filosofia alla scienza, dall’educazione alla religione.
La nonna paterna di Huxley, Julia Arnold, era figlia del noto educatore e scrittore Thomas Arnold e di Mary Penrose Arnold, che proveniva da una famiglia di origine ebraica sefardita. Questo contribuisce alle sue origini ebraiche.
Huxley si è sposato due volte. La sua prima moglie, Maria Nys, era una belga che aveva incontrato durante la Prima Guerra Mondiale; si sposarono nel 1919 e rimasero insieme fino alla morte di Maria nel 1955. La sua seconda moglie, Laura Archera, era di origini ebraiche. Laura era un’acclamata violinista, psicoterapeuta e scrittrice italo-americana, nota per aver scritto la biografia “This Timeless Moment” che tratta della vita di Aldous Huxley.
Il mondo nuovo è un romanzo distopico pubblicato nel 1932 che esplora una società futura caratterizzata da un controllo sociale estremo e dalla manipolazione delle persone. Ambientato in un futuro in cui la tecnologia e la scienza hanno raggiunto livelli avanzati, il romanzo descrive un mondo in cui la felicità e la stabilità sociale sono mantenute attraverso il condizionamento psicologico e la manipolazione genetica.
“Per soffocare in anticipo ogni rivolta, non bisogna essere violenti. I metodi del genere di Hitler sono superati. Basta creare un condizionamento collettivo così potente che l’idea stessa di rivolta non verrà nemmeno più alla mente degli uomini.
L’ideale sarebbe quello di formattare gli individui fin dalla nascita limitando le loro abilità biologiche innate.
In secondo luogo, si continuerebbe il condizionamento riducendo drasticamente l’istruzione, per riportarla ad una forma di inserimento professionale.
Un individuo ignorante ha solo un orizzonte di pensiero limitato e più il suo pensiero è limitato a preoccupazioni mediocri, meno può rivoltarsi.
Bisogna fare in modo che l’accesso al sapere diventi sempre più difficile e elitario.
Il divario tra il popolo e la scienza, che l’informazione destinata al grande pubblico sia anestetizzata da qualsiasi contenuto sovversivo.
Niente filosofia.
Anche in questo caso bisogna usare la persuasione e non la violenza diretta: si diffonderanno massicciamente, attraverso la televisione, divertimenti che adulano sempre l’emotività o l’istintivo.
Affronteremo gli spiriti con ciò che è futile e giocoso.
E’ buono, in chiacchiere e musica incessante, impedire allo spirito di pensare.
Metteremo la sessualità al primo posto degli interessi umani. Come tranquillante sociale, non c’è niente di meglio.
In generale si farà in modo di bandire la serietà dell’esistenza, di ridicolizzare tutto ciò che ha un valore elevato, di mantenere una costante apologia della leggerezza; in modo che l’euforia della pubblicità diventi lo standard della felicità umana.
E il modello della libertà.
Il condizionamento produrrà così da sé tale integrazione, che l’unica paura, che dovrà essere mantenuta, sarà quella di essere esclusi dal sistema e quindi di non poter più accedere alle condizioni necessarie alla felicità.
L’uomo di massa, così prodotto, deve essere trattato come quello che è: un vitello, e deve essere monitorato come deve essere un gregge.
Tutto ciò che permette di far addormentare la sua lucidità è un bene sociale, il che metterebbe a repentaglio il suo risveglio deve essere ridicolizzato, soffocato.
Ogni dottrina che mette in discussione il sistema deve prima essere designata come sovversiva e terrorista e coloro che la sostengono dovranno poi essere trattati come tali.”