Dall’impollinazione artificiale alla raccolta della frutta con i robot, gli innovatori mirano a colmare il divario causato dalla carenza di lavoratori agricoli
BloomX, un’azienda israeliana, utilizza un metodo di impollinazione artificiale che aumenta i rendimenti delle colture. Grazie all’utilizzo di algoritmi, l’azienda predice il momento ottimale per massimizzare l’efficacia dell’impollinazione, affrontando così la carenza di insetti impollinatori.
L’agricoltura israeliana si è evoluta rapidamente negli ultimi dieci anni, grazie all’uso di sensori, droni e big data che forniscono supporto e misurano i parametri del suolo. Start-Up Nation Central ha identificato oltre 500 aziende agro-tecnologiche in Israele.
La mancanza di manodopera nel settore agricolo è una delle principali sfide che devono affrontare, e l’adozione di robot e macchine è considerata un’alternativa.
Tevel, un’azienda israeliana, utilizza droni per raccogliere la frutta dagli alberi, colmando la mancanza di lavoratori umani. Grazie all’intelligenza artificiale e alla visione artificiale, i droni analizzano le immagini della frutta per determinare la maturità, il contenuto di zucchero e la presenza di malattie.
Il sistema è autonomo e funziona su diverse varietà di frutta in diversi paesi. L’agricoltura israeliana si basa sulla sua esperienza e sulla combinazione con il settore tecnologico innovativo per affrontare le sfide future.
forzare la natura per me è tutto fuorchè intelligente.
Un conto è agevolare la produzione altro sostituire agli umani
delle macchine, che comunque sono state programmate da
qualcuno che diventa proprietario delle nostre vite.