Una folla di palestinesi che si dirigeva verso un convoglio di aiuti umanitari a Gaza City è stato sottoposta a una brutale e indiscriminata azione da parte dell’esercito israeliano, sfociata in una vera e propria carneficina.
Secondo fonti sanitarie palestinesi, almeno 104 persone sono state uccise e oltre 700 sono rimaste ferite in seguito a una sparatoria delle forze israeliane. Inizialmente, le autorità israeliane hanno ammesso di aver aperto il fuoco, credendo che la folla rappresentasse una minaccia, ma successivamente hanno negato di aver sparato un solo colpo.
La violenza è esplosa quando migliaia di persone, disperate per il cibo, si sono precipitate verso i camion degli aiuti umanitari.
“I camion pieni di aiuti si sono avvicinati troppo ad alcuni carri armati dell’esercito che si trovavano nella zona della folla”, ha detto il testimone, “e i soldati hanno sparato sulla folla perché la gente si avvicinava troppo ai carri armati.”
Kamel Abu Nahel, che era in cura per una ferita da arma da fuoco all’ospedale di Shifa, ha detto che lui e altri sono andati al punto di distribuzione nel cuore della notte perché avevano sentito che ci sarebbe stata una consegna di cibo.
“Sono due mesi che mangiamo mangimi per animali”, ha detto.
Le truppe israeliane hanno aperto il fuoco sulla folla mentre la gente tirava fuori dai camion scatole di farina e cibo in scatola, facendo disperdere i palestinesi, e alcuni si nascondevano sotto le auto. Dopo che gli spari sono cessati, la gente è tornata ai camion e i soldati hanno aperto di nuovo il fuoco.
“Mi hanno sparato a una gamba e sono caduto, poi un camion mi è passato sopra la gamba mentre sfrecciava via”, ha raccontato Nahel.
Secondo Daniel Hagari, portavoce delle forze armate israeliane (Idf), decine di persone sarebbero morte a causa della folla e dei veicoli che cercavano di fuggire. Il militare ha smentito categoricamente di aver sparato alle persone in cerca di aiuti.
“Non abbiamo sparato alle persone in cerca di aiuti, né dall’alto né da terra”, ha assicurato il militare.
Un medico a Gaza ha detto di aver visto decine di corpi di morti e feriti da armi da fuoco, inclusi colpi alla testa, al collo e al mento, distesi lungo la strada, riporta il New York Times.
Il dottor Mohammed Salha, direttore ad interim dell’ospedale Al-Awda, ha detto che la struttura ha ricevuto 161 pazienti feriti, la maggior parte dei quali sembra essere stata colpita da colpi di arma da fuoco. Ha detto che l’ospedale può eseguire solo gli interventi chirurgici più essenziali perché sta finendo il carburante per alimentare i generatori di emergenza.
La situazione ha suscitato preoccupazione a livello internazionale, tanto che il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha tenuto una riunione a porte chiuse su richiesta dell’Algeria, focalizzandosi sulla consegna degli aiuti alla popolazione palestinese.
La Meloni si definisce sgomenta, forse ha dimenticato di avere dato
pieno appoggio in nome del Popolo Italiano ad Israele? quello che per me è orrore per lei è un caso da approfondire.