Il 14 ottobre 1957, Valencia, una delle principali città della Spagna, subì una delle più gravi alluvioni della sua storia, nota come “La Riada”. Questo evento catastrofico fu il risultato di forti piogge che colpirono la regione, causando il trabocco del fiume Turia e inondando diverse aree della città.
Le strade principali, tra cui Calle La Paz e Calle Las Barcas, furono sommerse da un livello d’acqua che raggiunse fino a 2,5 metri. Le immagini dell’epoca mostrano una città devastata, con veicoli trascinati via dalla corrente e edifici gravemente danneggiati. L’alluvione non solo causò danni materiali enormi, ma portò anche a una perdita significativa di vite umane. Le stime parlano di circa 100 vittime e 500 feriti, anche se alcuni rapporti suggeriscono che il numero potrebbe essere stato più alto. L’evento causò la distruzione di circa 5.800 abitazioni e lasciò migliaia di persone senza tetto.
La risposta delle autorità locali e nazionali a questa calamità fu lenta e inadeguata, il che contribuì ad aggravare la situazione. In seguito all’alluvione, ci furono richieste di riforme nella gestione delle risorse idriche e nella pianificazione urbana per prevenire simili tragedie in futuro. Questo evento segnò un punto di svolta nella consapevolezza pubblica riguardo ai rischi idrogeologici e alla necessità di un migliore sistema di drenaggio e gestione delle acque.
Dopo l’alluvione devastante del 1957, il governo spagnolo intraprese un intervento drastico e controverso: la deviazione del fiume Turia a 12 chilometri dal centro di Valencia, nel tentativo di prevenire future inondazioni. Questo progetto, noto come “Plan Sur”, fu approvato nel 1961, i lavori iniziarono nel 1964 e si conclusero nel 1973.
Il nuovo corso del fiume fu concepito per gestire una capacità idrica di oltre 5.000 metri cubi, rispetto ai 3.700 del precedente tracciato. La trasformazione dell’antico letto del fiume Turia nel Giardino del Turia (Jardines del Turia), è stata senza dubbio un risultato notevole. Questo parco urbano, uno dei più ampi e visitati della Spagna, si estende per oltre 9 chilometri e ospita strutture sportive e la famosa Ciudad de las Artes y las Ciencias, realizzata dall’architetto Santiago Calatrava.
Tuttavia, la scelta di deviare il fiume ha sollevato interrogativi sulla sua efficacia nella protezione della città. Sebbene i Jardines del Turia rappresentino un polmone verde per Valencia, la recente alluvione del 30 ottobre 2024, che ha causato oltre 158 morti, dimostra in modo inequivocabile che il problema delle inondazioni non è affatto risolto. Questo disastro evidenzia non solo le carenze strutturali nel piano di gestione delle acque, ma anche la necessità di un approccio più integrato e sostenibile per garantire la sicurezza dei cittadini. La storia del fiume Turia è, quindi, un monito su quanto possa essere illusoria la certezza data da interventi ingegneristici senza un adeguato monitoraggio e una pianificazione a lungo termine.
se in questi giorni il Re di Spagna ha rischiato grosso, significa che si è fatto poco per prevenire disastri del genere. Da noi uguale ………………