Il “Codice di Norimberga” contiene 10 punti principali. Questi principi etici furono elaborati in risposta agli orrori delle sperimentazioni mediche naziste durante la Seconda Guerra Mondiale. Ecco i punti principali del Codice di Norimberga:
- Il consenso informato: Il consenso volontario del soggetto umano è assolutamente essenziale. Ciò significa che la persona coinvolta dovrebbe avere la capacità legale di dare il consenso; dovrebbe essere in una situazione tale da poter esercitare liberamente il potere di scelta, senza l’intervento di alcun elemento di forza, frode, inganno, coercizione, sopraffazione o altre forme di costrizione o coercizione ulteriore; e dovrebbe avere una conoscenza sufficiente e una comprensione degli elementi dell’oggetto della questione tale da consentirgli di prendere una decisione informata e illuminata. Questo ultimo elemento richiede che prima dell’accettazione di una decisione positiva da parte del soggetto sperimentale, gli venga resa nota la natura, la durata e lo scopo dell’esperimento; il metodo e i mezzi con cui verrà condotto; tutti i disagi e i rischi ragionevolmente prevedibili; e gli effetti sulla sua salute o sulla sua persona che potrebbero derivare dalla sua partecipazione all’esperimento. Il dovere e la responsabilità di accertare la qualità del consenso spettano a ciascun individuo che inizia, dirige o partecipa all’esperimento. Si tratta di un dovere e di una responsabilità personali che non possono essere delegati ad altri impunemente.
- Ricerche scientificamente valide: L’esperimento dovrebbe essere tale da produrre risultati utili per il bene della società, inavvicinabili da altri metodi o mezzi di studio, e non di natura casuale e non necessaria.
- Beneficio per la società: L’esperimento dovrebbe essere progettato e basato sui risultati della sperimentazione animale e sulla conoscenza della storia naturale della malattia o di altro problema in studio in modo tale che i risultati previsti giustifichino l’esecuzione dell’esperimento.
- Evitare il dolore e i rischi: L’esperimento dovrebbe essere condotto in modo da evitare ogni inutile sofferenza fisica e mentale e lesione.
- Evitare la morte o il danno irreversibile: Non dovrebbe essere condotto alcun esperimento in cui vi sia una ragione a priori per credere che si verificheranno morte o lesioni disabilitanti; tranne, forse, in quegli esperimenti in cui i medici sperimentatori servono anche come soggetti.
- Preparazione e competenza degli investigatori: Il grado di rischio da assumere non deve mai superare quello determinato dall’importanza umanitaria del problema da risolvere con l’esperimento.
- Evitare il coinvolgimento di soggetti che non possano dare il loro consenso: Occorre effettuare adeguate preparazioni e fornire strutture adeguate per proteggere il soggetto sperimentale persino dalle remote possibilità di lesioni, disabilità o morte.
- Evitare conflitti di interesse: L’esperimento dovrebbe essere condotto solo da persone scientificamente qualificate. Deve essere richiesto il massimo grado di competenza e attenzione in tutte le fasi dell’esperimento da parte di coloro che lo conducono o vi partecipano.
- Libertà di interrompere l’esperimento: Nel corso dell’esperimento, il soggetto umano dovrebbe essere libero di interrompere l’esperimento se ha raggiunto uno stato fisico o mentale in cui la continuazione dell’esperimento gli sembra impossibile.
- Risultati inaspettati: Nel corso dell’esperimento, lo scienziato responsabile deve essere pronto a interrompere l’esperimento in qualsiasi momento, se ha motivo fondato di credere, nell’esercizio della buona fede, della competenza superiore e del giudizio accurato richiesti da lui, che la continuazione dell’esperimento è suscettibile di causare lesioni, disabilità o morte al soggetto sperimentale.
I Dieci Punti di Norimberga rappresentano un fondamento cruciale nell’etica della ricerca medica e hanno giocato un ruolo determinante nello sviluppo delle normative internazionali volte a tutelare i diritti e il benessere dei soggetti di ricerca. Tuttavia, è evidente che stanno affrontando una crisi di applicazione e rispetto.
È preoccupante osservare che, nonostante l’importanza storica di questi principi, vi sono crescenti segnali di una loro erosione e di una loro non adeguata attuazione. Ciò solleva gravi preoccupazioni per la protezione dei diritti umani fondamentali e della dignità delle persone coinvolte.
La mancata osservanza dei Dieci Punti di Norimberga è una violazione non solo delle norme etiche, ma anche dei diritti umani fondamentali. Ciò mette in pericolo la fiducia nella comunità scientifica e mina la credibilità della ricerca medica stessa.
È essenziale riaffermare l’importanza di questi principi e garantire che vengano applicati in modo rigoroso e coerente in tutti gli ambiti della ricerca medica. La violazione di tali principi non può essere tollerata e richiede azioni immediate e decisive per preservare l’integrità dell’etica della ricerca medica e la tutela dei diritti umani.
È imperativo comprendere che le case farmaceutiche, quando sfuggono a una regolamentazione adeguata, possono esercitare un potente e distorto controllo sulla ricerca medica e sulla salute pubblica. Queste aziende, spinte dal profitto, possono essere motivate a promuovere farmaci o terapie che generano guadagni astronomici, anche a scapito della sicurezza dei pazienti e dell’efficacia dei trattamenti.
La Commissione Europea e altre istituzioni governative rivestono un ruolo cruciale nel disciplinare l’industria farmaceutica e dovrebbero assicurare che gli interessi finanziari non prevalgano sulla sicurezza e sulla vita delle persone. Tuttavia, è più che legittimo nutrire preoccupazioni profonde riguardo alla mancanza di trasparenza, regolamentazione inefficace e scarsa sorveglianza all’interno dell’industria farmaceutica.
La Commissione Europea ha il dovere inderogabile di agire con responsabilità e di fare rispettare rigorosamente le normative vigenti da parte delle aziende farmaceutiche. Deve altresì garantire una totale trasparenza nella divulgazione delle informazioni relative ai farmaci, alle sperimentazioni cliniche e alle eventuali interferenze tra l’industria farmaceutica e gli organi di regolamentazione. Tutto ciò per impedire che l’industria eserciti influenze indebitamente su decisioni regolamentari, a proprio vantaggio.
È urgente promuovere la ricerca indipendente, finanziata con fondi pubblici, al fine di diminuire la dipendenza dall’industria farmaceutica e per assicurare che gli interessi della salute pubblica prevalgano senza compromessi sugli interessi commerciali. La salute delle persone non può e non deve essere sacrificata per il profitto aziendale.