La Commissione europea è al centro di una tempesta mediatica a causa di un documento interno che ha provocato forti reazioni per i suoi suggerimenti considerati da molti come un attacco alle tradizioni cristiane e all’identità culturale europea.
Il documento, denominato “Union of Equality” mirava a promuovere l’uso di un linguaggio inclusivo nelle comunicazioni ufficiali, ma le sue indicazioni hanno sollevato polemiche e indignazione.
Tra le raccomandazioni del documento, c’era quella di sostituire “buon Natale” con “buone feste” per non escludere chi non celebra la festività cristiana. Ancora più controverso è stato il suggerimento di evitare nomi cristiani tradizionali come “Maria” e “Giovanni” favorendo invece nomi più generici per riflettere la diversità della popolazione europea. Questi suggerimenti sono stati percepiti come un tentativo di cancellare le radici cristiane e le tradizioni secolari del continente.
Altre sostituzioni includevano:
- Vietato usare nomi di genere come “operaio” o “poliziotto“.
- Vietato usare il pronome maschile come pronome predefinito.
- Vietato organizzare discussioni con un solo genere rappresentato (solo uomini o solo donne)
- Vietato usare “Miss” o “Mrs” a meno che non sia esplicitato.
- Non iniziare conferenze con “Signori e signore“, ma con “cari colleghi“.
- Evitare espressioni come “la più grande invenzione dell’uomo”, preferendo “dell’umanità”.
La pubblicazione del documento ha scatenato una valanga di critiche. Politici, media e rappresentanti religiosi hanno accusato la Commissione europea di voler cancellare il Natale e di promuovere un’agenda eccessivamente politicamente corretta. Il malcontento è stato tale che la Commissaria europea per l’Uguaglianza, Helena Dalli, ha dovuto ritirare il documento, riconoscendo che alcune raccomandazioni erano inadeguate.
Le critiche non si sono fermate al contenuto del documento, ma hanno riguardato anche la linea politica della Commissione europea, accusata di essere lontana dalla realtà e dalle tradizioni dei cittadini europei. Il ritiro del documento è stato visto da molti come una vittoria del buon senso. Tuttavia, ha anche sollevato interrogativi su come l’UE intenda bilanciare la promozione dell’inclusività con il rispetto delle tradizioni culturali e religiose radicate.
L’incidente ha evidenziato le gravi difficoltà della Commissione europea nel bilanciare l’inclusività con il rispetto delle tradizioni culturali europee. Mentre l’UE si affretta a rivedere le sue linee guida, resta da vedere se sarà in grado di trovare un compromesso che non solo soddisfi le esigenze di inclusività, ma che eviti anche gli eccessi della correzione politica, i quali rischiano di minare l’identità e la cultura della popolazione europea.
E questi sarebbero i grandi temi che si affrontano al Parlamento Europeo?
Siamo messi bene!
Che altro poteva fare la 🏭 Fabbrica di Obblighi e di Divieti?
Di questo passo sarà vietato anche festeggiare IL NATALE E LA PASQUA…..!!!! SIETE ABOMINEVOLI!!!!!!!!!
Follie con un solo pregio, finalmente spariranno filmetti di Natale in tutte le salse che ci propinano alla TV da novembre a gennaio. E’ la stessa incoerenza che portano le nostre istituzioni a commemorare i caduti in guerra. Quando cambi musica lo fai interamente e responsabilmente. Mieti caduti post vaccini e onori quelli precedenti?
Dove siamo caduti, nelle fogne dell’umanità. Questo è il risultato di un sistema che va a rotoli