L’hanno chiamata “settimana di contenimento”. Non sarà un nuovo lockdown, ma è comunque una stretta molto dura – e sorprendente, visto che parliamo del Paese con il più alto tasso di vaccinati in Europa
smart working obbligatorio, discoteche chiuse, vacanze natalizie prolungate per tutti gli alunni (le scuole riapriranno il 10 gennaio), uso della mascherina obbligatorio in tutti gli spazi chiusi. Inoltre, sarà nuovamente richiesto il “certificato digitale Covid-19” (green pass) per l’accesso a ristoranti, alberghi, palestre, eventi con i posti numerati e bisognerà presentare tampone negativo per entrare in ospedali e Rsa e assistere a eventi culturali o sportivi in strutture senza posti numerati. Richiesto il test negativo anche a tutti i passeggeri che sbarcheranno negli aeroporti portoghesi (in contrasto con le indicazioni della Commissione Ue, per la quale dovrebbe bastare il green pass).
Il giro di vite – preceduto dalla dichiarazione di “stato di calamità” a partire dal 1° dicembre – arriva inatteso considerato il percorso virtuoso del Portogallo nella lotta al Covid-19. Il Paese è davvero il primo della classe, con l’87 per cento della popolazione che ha completato il ciclo vaccinale (addirittura il 100% tra gli over 65) e con la campagna per la terza dose già ben avviata: si prevede di portare a termine l’immunizzazione di reforço per le categorie più esposte e la popolazione più anziana. Ma il premier Costa non si fida: “Non stiamo così bene quanto vorremmo stare”, ha detto annunciando le nuove misure. Niente di paragonabile alla situazione drammatica dell’Europa orientale, neppure a quelle di Germania o Austria. I numeri però cominciano a preoccupare, con una crescita lenta ma continua. I contagi hanno raggiunto ieri quota 3150, con un’incidenza di 263 casi ogni 100mila abitanti che è doppia rispetto a quella italiana. Aumentano i ricoveri ospedalieri (sono quasi 700) e quelli in terapia intensiva (circa 100), mentre i morti ieri sono stati 15, con una media di 13 al giorno nel corso dell’ultima settimana.