La produzione di carne coltivata in laboratorio può comportare l’uso di mezzi di coltura cellulari che includono il siero fetale bovino (FBS), e questo solleva delle questioni etiche e pratiche importanti. Molti consumatori potrebbero non essere consapevoli di questo aspetto della produzione di carne sintetica e potrebbero desiderare maggiori informazioni per valutare il quadro completo.
Nel promettente mondo della carne coltivata in laboratorio, dove la sostenibilità e la promessa di una produzione “senza crudeltà” dominano il dibattito, emerge un aspetto oscuro e poco esplorato: il prelievo del siero fetale bovino.
Il siero fetale bovino è un componente essenziale nei mezzi di coltura cellulari utilizzati per la produzione di carne coltivata in laboratorio. Viene ottenuto tramite una pratica scioccante: la macellazione di bovine gravide. Questa pratica non solleva solo questioni etiche di fondamentale importanza, ma mette anche in discussione l’asserita “assenza di crudeltà” associata alla carne coltivata in laboratorio.
Durante la macellazione delle bovine incinte, gli operatori eseguono tagli precisi nell’addome degli animali per accedere all’utero. Una volta all’interno, estraggono i feti e raccolgono il loro sangue, ricco di nutrienti e fattori di crescita. Questo sangue fetale diventa quindi un componente chiave nei mezzi di coltura utilizzati per far crescere le cellule muscolari in laboratorio.
La pratica del prelievo del siero fetale bovino solleva una serie di preoccupazioni etiche e scientifiche. Oltre alla crudeltà intrinseca della macellazione delle bovine incinte e dell’estrazione dei feti, ci sono anche domande riguardanti la necessità di ricorrere a tale metodo e le implicazioni a lungo termine sull’etica della produzione alimentare.
La trasparenza sulla produzione di carne sintetica è fondamentale per un dibattito informato e per garantire che i consumatori possano fare scelte consapevoli rispetto alle proprie preferenze e valori.
Come viene raccolto siero bovino fetale?
FBS, o “Fetal Bovine Serum” (siero fetale bovino), è un prodotto ottenuto dal sangue fetale di vitelli durante la macellazione. Il processo di raccolta è delicato e segue rigorose norme di biosicurezza per garantire la qualità e la sicurezza del prodotto finale. Ecco una panoramica del processo di raccolta:
- Sacrificio dei vitelli: Durante il processo di macellazione dei bovini, le vacche gravide vengono macellate e i feti vengono rimossi dall’utero. I vitelli non vengono subito uccisi per raccogliere il siero, ma il sangue fetale viene prelevato dopo la rimozione del feto.
- Raccolta del sangue: Una volta che il feto è stato rimosso, il sangue fetale viene prelevato dalla vena o dall’arteria del cordone ombelicale del feto. Questo viene fatto attraverso un processo sterile per evitare la contaminazione da parte di batteri o altri agenti patogeni.
- Processo di coagulazione: Il sangue raccolto viene quindi lasciato a riposo in un contenitore per consentire la formazione di coaguli. Questo è un passo importante per separare il siero dal coagulo di fibrina.
- Separazione del siero: Dopo la coagulazione, il siero viene separato dal coagulo attraverso centrifugazione o filtrazione. Il siero così ottenuto è il FBS, che viene quindi liofilizzato (essiccato mediante congelamento sottovuoto) per la conservazione e la distribuzione.
- Controllo di qualità e confezionamento: Il FBS viene sottoposto a rigorosi controlli di qualità per garantire la sua purezza, sterilità e conformità agli standard richiesti per l’utilizzo in laboratorio. Successivamente viene confezionato in flaconi o sacchetti sterili per la distribuzione.
Quanto siero viene prodotto durante l’estrazione del siero bovino fetale?
L’età e le dimensioni del feto bovino determinano la quantità di FBS che può essere prodotta.
- Un feto di 3 mesi produce circa 150 ml di FBS grezzo.
- Un feto di 6 mesi produce circa 350 ml di FBS grezzo.
- Un feto di 9 mesi produce circa 550 ml di FBS grezzo.
Che fine fanno i feti?
I feti bovini ottenuti durante il processo vengono trattati in vari modi, a seconda dell’industria e delle normative locali. Ecco alcuni possibili destini:
- Smaltimento: In molti casi, i feti bovini possono essere smaltiti come rifiuti biologici. Possono essere inceneriti, compostati o trattati in impianti di gestione dei rifiuti biologici autorizzati.
- Utilizzo in altri settori: In alcune industrie, come quella dei prodotti farmaceutici o dei prodotti chimici, i tessuti fetali possono essere utilizzati per la ricerca scientifica o per scopi industriali. Ad esempio, possono essere utilizzati per l’estrazione di proteine o altre sostanze di interesse.
- Altri processi: In alcuni casi, i feti bovini possono essere utilizzati per scopi diversi, come l’alimentazione animale o la produzione di fertilizzanti. Tuttavia, queste pratiche possono variare a seconda delle normative locali e delle preferenze dell’industria.
Siero bovino nella produzione di vaccini
Il siero fetale bovino può essere impiegato durante il processo di coltura delle cellule utilizzate per produrre alcuni tipi di vaccini.
Nel processo di coltura cellulare, le cellule ospiti vengono alimentate con un mezzo di coltura che fornisce loro i nutrienti necessari per crescere e replicarsi. Il siero fetale bovino è spesso utilizzato come componente essenziale di questo mezzo di coltura poiché fornisce una vasta gamma di fattori di crescita e nutrienti che supportano la crescita delle cellule in vitro.
Tuttavia, con l’obiettivo di ridurre o eliminare l’uso di sieri animali nei processi di produzione dei vaccini, molte aziende stanno lavorando per sviluppare mezzi di coltura senza siero (serum-free) o mezzi di coltura a basso contenuto di siero. Questi mezzi alternativi possono essere costituiti da sostanze sintetiche o estratti vegetali.
Alcuni dei potenziali rischi per la salute umana includono:
- Contaminazione batterica o virale: Poiché il FBS viene ottenuto da bovini non nati, c’è il rischio di contaminazione batterica o virale che potrebbe essere dannosa per gli esseri umani. Anche se esistono procedure rigorose per purificare il FBS, non c’è garanzia che tutti i patogeni siano eliminati.
- Possibile trasmissione di agenti patogeni animali: L’uso di FBS potrebbe comportare il rischio di trasmissione di agenti patogeni animali agli esseri umani attraverso la coltura cellulare.
- Problemi etici e morali: Alcune persone potrebbero avere obiezioni etiche o morali all’uso di prodotti derivati da feti animali nella ricerca o nella produzione di prodotti farmaceutici.
- Allergie e reazioni avverse: Anche se raro, è possibile che alcune persone possano sviluppare allergie o reazioni avverse al siero fetale bovino.
Ci sono numerosi esempi storici di contaminazione del FBS con agenti patogeni, che hanno causato problemi nelle colture cellulari e hanno potenzialmente messo a rischio la salute umana. Ad esempio, ci sono stati casi in cui il virus del vaccino della polio è stato accidentalmente introdotto nelle colture cellulari attraverso il FBS contaminato, causando la contaminazione di vaccini e farmaci.
Per ridurre al minimo questi rischi, i laboratori devono seguire rigorose pratiche di sicurezza e adottare procedure di purificazione e test per garantire la sicurezza del FBS utilizzato nelle colture cellulari. Tuttavia, è sempre consigliabile valutare attentamente l’uso del FBS e considerare alternative quando possibile.