In una lettera citano diversi studi sugli effetti negativi che i social hanno su bambini e ragazzini. Nella risposta Facebook ha garantito il rispetto della privacy dei più piccoli e il controllo delle attività da parte dei genitori
La presa di posizione contro l’ipotesi di lanciare una versione di Instagram dedicata agli under 13 è netta. Oltre 40 procuratori generali Usa hanno scritto una lettera indirizzata al numero uno di Facebook Mark Zuckerberg per chiedergli esplicitamente di abbandonare il progetto. Ci sarebbero troppi rischi a livello psicofisico nell’utilizzo dell’applicazione da parte di bambini e ragazzini. Nel documento vengono citate diverse ricerche che sostengono una correlazione tra l’insorgenza di disordini mentali di vario genere, per arrivare anche a forme di autolesionismo, e un uso sempre più ampio di smartphone e social da parte dei più piccoli. In seconda battuta viene sottolineato anche come a quell’età non si possa essere ancora pronti ad affrontare tutte le difficoltà e le minacce che un ambiente online mette di fronte. Nella lettera viene dato spazio anche a un’accusa diretta nei confronti del social network che secondo i procuratori generali già in passato ha dimostrato l’incapacità nel proteggere il benessere e la privacy dei più piccoli. Come esempio viene poi anche citata una falla in Messenger Kids, servizio pensato proprio per bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni, che avrebbe permesso di aggirare il controllo sulla loro attività online da parte dei genitori, entrando in contatto con sconosciuti. In passato c’erano poi stati anche problemi con la piattaforma YouTube Kids.