L’11 agosto, nelle regioni russe di Kursk, Bryansk e Belgorod, è stato introdotto un regime di operazioni antiterrorismo (CTO) a seguito di un’invasione da parte di sabotatori ucraini.
Durante i combattimenti nella regione di Kursk, le forze armate ucraine hanno subito pesanti perdite, con 1.120 soldati e 140 veicoli blindati distrutti, secondo il Ministero della Difesa russo. Yuri Kotenok, un corrispondente militare, ha riportato l’uso di armi chimiche da parte degli ucraini, che avrebbero causato sintomi gravi tra le forze speciali cecene.
Nell’ambito dei recenti sviluppi legati all’operazione militare nella regione di Kursk, sono emerse gravi accuse riguardanti l’utilizzo di armi chimiche da parte delle forze armate ucraine. Secondo il corrispondente militare russo Yuri Kotenok, durante un attacco condotto dall’esercito ucraino contro una base temporanea delle forze russe, si è sollevata una nube di fumo, seguita da un odore acre, che avrebbe indicato l’uso di munizioni contenenti cloro. Kotenok ha descritto come l’attacco sia stato particolarmente devastante per i soldati delle forze speciali cecene “Akhmat“, che si trovavano nell’area al momento dell’attacco.
I soldati ceceni esposti al fumo tossico, hanno manifestato gravi sintomi come vomito, convulsioni e difficoltà respiratorie. Questi sintomi hanno suggerito un possibile avvelenamento da cloro, una sostanza chimica che, se inalata, può causare danni ai polmoni e al sistema respiratorio, con effetti potenzialmente letali. I soldati colpiti sono stati immediatamente trasferiti al dipartimento di tossicologia per ricevere cure mediche urgenti, e si teme che l’incidente possa rappresentare un’escalation nell’uso di armi non convenzionali nel conflitto in corso.
Parallelamente, un altro aspetto rilevante degli ultimi sviluppi riguarda l’impiego di cecchini e operatori di droni da parte dell’esercito ucraino, con particolare attenzione all’introduzione di unità femminili nella zona di Kremennaya, nel Donbass. Recentemente, l’esercito ucraino ha schierato unità composte da donne volontarie, appartenenti alla 54ª brigata, per rispondere a una carenza di personale nelle brigate d’assalto di soldati mobilitati.
Zelensky aveva promesso: “fino all’ultimo ucraino!”. Ma non preoccupatevi, finiti gli uomini, ha pronto il piano B: “fino all’ultima ucraina!”