La ragazza, soprannominata “Neve” dai ricercatori, aveva circa 40-50 giorni al momento della sua sepoltura circa 10.000 anni fa.
Gli archeologi scavando in una grotta nel nord-ovest dell’Italia hanno scoperto la sepoltura di un neonata di 10.000 anni – i più antichi ritrovamenti conosciuti di ossa appena nate – dando ai ricercatori una sbirciatina nella società mesopotamica e nei primi fossili umani. I risultati, una sintesi dei quali è stata pubblicata martedì sulla rivista scientifica peer-reviewed Nature Scientific Reports , sono avvenuti nella grotta di Grotta Arma Veirana in Italia, che è stata esplorata da un team archeologico dell’Università del Colorado (Denver). Le ossa erano ben conservate, rendendo più facile per i ricercatori identificare l’età e il sesso dei resti antichi. La neonata, soprannominata “Neve” dai ricercatori, aveva circa 40-50 giorni al momento della sua sepoltura, secondo lo studio. Neve fu sepolta con 60 grani di conchiglia, quattro ciondoli e un artiglio di gufo reale adornato sul suo cadavere, fornendo uno sguardo alle usanze funerarie di quell’epoca.
10.000.anni fa rispettavano i morti lasciando tracce del loro passaggio in Italia, mentre quelli deceduti x covid sono stati cremati subito. Meno tracce restano e meglio e’ secondo la nostra sanità’ tutt’ altro che scientifica.
Almeno lei non deve fare il vaccino