Marina Abramovic, la pioniera della Performance Art, si schiera al fianco del popolo ucraino e mette la sua “arte” a sostegno di una raccolta di fondi per la guerra in Ucraina. Nei prossimi giorni, la 75enne artista serba naturalizzata statunitense metterà in scena una delle sue performance più famose, “The Artist is in Present” (quella in cui si siede a un tavolo con lo sguardo fisso e chi vuole può sedersi di fronte a lei, ndr) per un’asta a favore dell’Ucraina. “L’attacco all’Ucraina è un attacco a tutti noi. È un attacco all’umanità e deve essere fermato“, ha detto.
Chi è Marina Abramovic? E’ un’artista serba, naturalizzata statunitense, che nel 1997 vince il Leone d’oro alla Biennale di Venezia e nel 2009 il Premio alla Carriera “Lorenzo il Magnifico“, VIII Biennale di Firenze.
Una delle sue performance più discussa è il rituale da lei chiamato “Spirit Cooking” (cottura degli spiriti). In cosa consiste? In una pozione ottenuta mescolando latte materno fresco con latte di sperma fresco da bere nelle notti di terremoto. Con un coltello affilato si deve tagliare profondamente il dito medio della mano sinistra e mangiare il dolore. A questo punto, impegnarsi in rapporti con il partner che ha attraversato lo stesso processo per 3 giorni e 3 notti e bere i nettari l’uno dell’altro; rimandare il climax fino all’ultima ora prima dell’alba del terzo giorno.
Un altro tema ricorrente nelle sue opere è il finto cannibalismo, una pratica impiegata nel culto luciferino, come dichiarato da Paul Bonacci, un adolescente residente nella famosa casa di Boys Town del Nebraska per bambini senza fissa dimora e in difficoltà, che ha descritto di essere stato rapito, trasportato dalla base aerea di Offutt di Omaha ad Andrews A.F.B. a Washington e costretto a prendere parte a simili riti e orge sessuali a Washington DC come vittima dell’anello di prostituzione infantile. Fu testimone di accadimenti scioccanti: “Sono stato testimone del sacrificio umano di un bambino di pochi mesi. Era la ricorrenza del tempo della nascita di Cristo e, in questo rituale annuale, tutti cantavano per pervertire il sangue di Cristo. Con un pugnale uccisero e fecero a pezzi il bambino; poi riempirono una coppa col suo sangue mescolandola ad urina e ci obbligarono a bere dalla coppa mentre loro cantavano: ‘Satana è il Signore”
Non è un modo di dire che l’occidente è preda da delirio satanico.
Ci meritiamo le atomiche russo-cinesi …. che spazzino via tutto questo ….