Lo studio propone un’osservazione innovativa e interdisciplinare su campioni di sangue di pazienti provenienti dalla regione Marche (Italia) affetti da leucemia mieloide acuta (LMA) mediante un microscopio elettronico a scansione accoppiato con una microsonda a raggi X di uno spettroscopio a dispersione di energia. È stato studiato e preparato un nuovo protocollo di preparazione del sangue per identificare corpi estranei esogeni, potenzialmente tossici, provenienti da una contaminazione ambientale.
I risultati sulle quattro diverse frazioni ematiche di 38 campioni di sangue (eritrociti, leucociti, piastrine e plasma) indicano che il sangue circolante dei pazienti leucemici mostra la presenza sistematica di contaminanti fisici, con frequenza e concentrazione statisticamente significative rispetto a i controlli sani. Sono state identificate le composizioni chimiche delle particelle e la frequenza degli elementi di cui erano composte. L’analisi di queste composizioni chimiche ha dimostrato che questi pazienti avevano subito una notevole esposizione ambientale, lavorativa, industriale in qualche momento. Viene ipotizzato e discusso un possibile meccanismo patologico basato su una nano-biointerazione tra il particolato ambientale interiorizzato e gli emocomponenti.