Il 24 luglio è stato lanciato il progetto Worldcoin, fondato dal CEO di OpenAI (Chat GPT), Sam Altman. L’offerta principale del progetto è il World ID, che l’azienda descrive come un “passaporto digitale” per dimostrare che il possessore è un essere umano reale e non un robot AI. Per ottenere un World ID, un cliente deve effettuare una scansione dell’iride in persona utilizzando l’orb di Worldcoin, una sfera argentata grande circa quanto una palla da bowling. Una volta verificato che la persona è un essere umano reale, l’orb crea il World ID.
L’azienda dietro Worldcoin è Tools for Humanity, con sede a San Francisco e Berlino.
Durante il periodo di beta, il progetto ha raggiunto 2 milioni di utenti e, con il lancio di lunedì, Worldcoin sta espandendo le operazioni di “orbing” in 35 città in 20 paesi. Come incentivo, coloro che si sottoporranno a scansione in determinati paesi riceveranno il token criptovalutario WLD di Worldcoin.
Il progetto afferma che il World ID sarà necessario nell’era dei chatbot generativi AI, come ChatGPT, che producono linguaggio sorprendentemente simile a quello umano. I World ID potrebbero essere utilizzati per distinguere le persone reali dai robot AI online.
Altman ha dichiarato a Reuters che Worldcoin può anche contribuire a indirizzare il modo in cui l’economia sarà ridefinita dall’IA generativa. Ad esempio, potrebbe sostenere l’idea di un reddito di base universale (UBI), un programma di aiuti sociali generalmente gestito dai governi, in cui ogni individuo ha diritto a ricevere un sussidio.
Secondo Altman, poiché l’IA “farà sempre di più il lavoro che le persone fanno attualmente”, l’UBI può aiutare a contrastare le disuguaglianze di reddito. Poiché solo le persone reali possono avere i World ID, questi potrebbero essere utilizzati per ridurre le frodi nell’erogazione dell’UBI.
Le crescenti preoccupazioni riguardo alla sorveglianza globale e al controllo attraverso tecnologie di identificazione avanzate come World ID sollevano importanti inquietudini non soltanto riguardo l’invasione della privacy ma anche sul possibile dominio su scala mondiale. Un sistema di identificazione mondiale centralizzato darebbe un eccessivo potere a una singola entità, con possibili abusi e discriminazioni.
L’uso e l’abuso delle informazioni personali apre scenari pericolosi di manipolazione sociale e politica.
L’archiviazione centralizzata dei dati personali aprirebbe le porte a cibercriminali in cerca di informazioni sensibili, mettendo a rischio la sicurezza personale degli individui.
Le preoccupazioni sul controllo globale e la privacy riguardano non solo Worldcoin, ma qualsiasi imponente sistema di identificazione digitale.
Un reddito di base universale (UBI) collegato al ID digitale porrebbe le basi per l’introduzione di un “patentino a punti” in stile cinese. Il sistema cinese di punteggio sociale è stato oggetto di critica per la sua intrusività nella privacy delle persone e per i potenziali abusi che ne sono derivati.
Il sistema cinese di “patentino a punti” o “Sistema di Credito Sociale” della Cina, è stato introdotto in Cina negli ultimi anni ed è un sistema di monitoraggio e valutazione che tiene traccia del comportamento sociale e finanziario dei cittadini cinesi, inclusi i comportamenti di guida.
Il “Sistema di Credito Sociale” assegna un punteggio individuale basato su diverse attività, tra cui comportamento finanziario, comportamento di pagamento delle bollette, comportamento di spesa, osservanza delle leggi e dei regolamenti, comportamento di guida, e così via. Le attività negative, come violazioni del codice stradale o incidenti stradali, possono influenzare negativamente il punteggio del cittadino.
Un punteggio basso nel “Sistema di Credito Sociale” può portare a una serie di conseguenze, come limitazioni nel prestito di denaro, restrizioni di viaggio, difficoltà nell’ottenere un lavoro o nell’affittare una casa, e altre restrizioni sociali e finanziarie. Con un semplice Click la tua vita potrebbe essere stravolta o distrutta completamente.
Queste prospettive future suscitano legittime apprensioni e richiedono una riflessione accurata sull’equilibrio tra l’uso delle tecnologie e la tutela dei diritti fondamentali dei singoli individui.
In questo contesto, la privacy dei cittadini è compromessa, poiché il governo avrebbe accesso a tutti i dati sensibili dei cittadini. Ciò solleva preoccupazioni riguardanti la sorveglianza di massa e il possibile utilizzo improprio delle informazioni a fini di controllo politico o sociale.
La sempre più crescente diffusione di sistemi di identificazione all’avanguardia sta alimentando un’inquietante futuro, la sorveglianza delle persone minaccia di violare irrimediabilmente il loro spazio privato e la sacralità dell’intimità. È essenziale che la società sia profondamente consapevole di queste rapide e invasive innovazioni, in modo da valutarne con fermezza sia i vantaggi sia i rischi.
Che popoli di merda. Complici dello scempio globalista e del NWO. La miseria mentale all’ennesima potenza.
Che popoli di merda. Complici dello scempio globalista e del NWO. La miseria mentale all’ennesima potenza.