Il 19 maggio 2024, il presidente iraniano Ebrahim Raisi è morto in un incidente di elicottero nella provincia di Azerbaigian Orientale.
Insieme a lui, hanno perso la vita altre persone:
- Le guardie del corpo del presidente.
- Il generale Mehdi Mousavi, membro della base Ansar al-Mahdi delle Guardie rivoluzionarie.
- Il pilota, il copilota e il tecnico di volo.
- Il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian.
- Il governatore della provincia dell’Azerbaigian Orientale, Malek Rahmati.
- Il leader della preghiera del venerdì di Tabriz, Mohammadali Al-Hashem.
Un drone Akinci, proveniente dalla Turchia, ha individuato l’area dell’incidente grazie a un’anomalia termica rilevata nella regione dell’Azerbaigian Orientale. Questa scoperta ha immediatamente attivato l’invio di squadre di soccorso sul luogo dell’incidente. Inoltre, la Russia ha fornito supporto aggiuntivo all’operazione di ricerca inviando due aerei, un elicottero e una squadra di cinquanta uomini per assistere nella localizzazione e nel recupero dell’elicottero coinvolto nell’incidente.
La Mezzaluna Rossa iraniana ha dichiarato che i corpi dei passeggeri erano carbonizzati e sparsi a una certa distanza dal luogo dell’impatto. Le parti dell’elicottero sono state trovate distribuite su una collina, con alcuni pezzi dell’ala e della pala situati in punti diversi rispetto al punto principale del disastro. Questa distribuzione dei detriti potrebbe indicare che l’elicottero si è disintegrato prima dell’impatto. Questo particolare ha generato diverse teorie sulla possibile responsabilità di Israele, dato il contesto di tensioni tra i due paesi.
Tuttavia, le autorità israeliane hanno prontamente negato qualsiasi coinvolgimento, definendo tali accuse infondate. Funzionari israeliani hanno dichiarato che l’incidente è stato una tragica fatalità senza alcun intervento esterno. La risposta ufficiale di Israele ha mirato a dissipare rapidamente qualsiasi sospetto di azione deliberata per evitare un’ulteriore escalation delle tensioni.
L’Ayatollah Ali Khamenei, guida suprema dell’Iran, ha rassicurato che non ci saranno vuoti di potere. Il governo iraniano ha affermato che continuerà a operare senza interruzioni dopo la morte di Raisi, lodando il presidente come un uomo “laborioso e instancabile” che ha sacrificato la sua vita per la nazione.
L’Ue, su richiesta di Teheran, ha attivato il sistema satellitare Copernicus.
L’attivazione del sistema satellitare Copernicus su richiesta di Teheran potrebbe essere un passo significativo per ottenere prove aggiuntive e analizzare la scena dell’incidente. Il sistema Copernicus, gestito dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dall’Unione Europea (UE), fornisce immagini satellitari ad alta risoluzione e altri dati utili per la sorveglianza e il monitoraggio di eventi sulla Terra.
Ecco alcuni modi in cui l’attivazione di Copernicus potrebbe contribuire all’indagine sull’incidente dell’elicottero:
- Immagini satellitari ad alta risoluzione: Copernicus potrebbe fornire immagini dettagliate della zona dell’incidente, consentendo agli investigatori di esaminare il luogo dall’alto e identificare eventuali segni di danneggiamento o di attività sospette.
- Monitoraggio delle attività: Il sistema potrebbe essere utilizzato per monitorare l’attività nella zona dell’incidente prima, durante e dopo l’evento, alla ricerca di movimenti sospetti di persone o veicoli.
- Analisi delle variazioni ambientali: Copernicus potrebbe aiutare a valutare eventuali cambiamenti ambientali o di paesaggio nella zona dell’incidente, che potrebbero essere correlati all’evento o alla presenza di prove.
- Supporto alle operazioni di ricerca e soccorso: Le immagini satellitari possono essere utilizzate per coordinare le operazioni di ricerca e soccorso, identificando le aree da esaminare e guidando le squadre sul campo.
- Confronto con dati precedenti: Copernicus potrebbe fornire immagini storiche della zona dell’incidente per confrontare le condizioni preesistenti e identificare eventuali cambiamenti significativi che potrebbero essere correlati all’incidente.
La presenza di nebbia potrebbe complicare l’analisi dell’incidente dell’elicottero, ma l’utilizzo del sistema satellitare Copernicus potrebbe ancora essere prezioso. Ecco come:
- Immagini radar: Copernicus dispone di sensori radar che possono penetrare attraverso la nebbia e ottenere immagini della superficie terrestre anche in condizioni di visibilità ridotta. Queste immagini potrebbero essere utili per identificare la disposizione dei detriti dell’elicottero e valutare l’estensione dell’impatto.
- Analisi termica: I sensori di Copernicus possono rilevare le differenze di temperatura sulla superficie terrestre. Questo potrebbe essere utile per individuare eventuali fonti di calore, come rovine o incendi, che potrebbero essere rilevanti per l’indagine.
- Analisi delle immagini storiche: Copernicus potrebbe avere accesso a immagini satellitari precedenti della zona dell’incidente. Confrontare queste immagini con quelle attuali potrebbe consentire di individuare eventuali cambiamenti causati dall’incidente, nonostante la presenza di nebbia.
- Monitoraggio delle condizioni meteorologiche: Copernicus può fornire informazioni aggiornate sulle condizioni meteorologiche nella zona dell’incidente, comprese le previsioni sulla nebbia e altri fattori atmosferici che potrebbero influenzare le operazioni di ricerca e soccorso.
Nonostante la presenza di nebbia possa compromettere la chiarezza delle immagini, l’utilizzo di tecnologie satellitari avanzate come Copernicus rimane prezioso per l’indagine sull’incidente dell’elicottero. La richiesta di attivazione del sistema da parte di Teheran potrebbe fornire agli investigatori una panoramica più dettagliata della scena dell’incidente e delle circostanze circostanti, anche se le condizioni atmosferiche sono sfavorevoli.
e chi controlla i custodi del Copernicus ?