La situazione a Murcia, Spagna, rappresenta un vergognoso esempio di come il potere politico ed economico schiacci senza pietà i diritti delle persone e il valore dell’ambiente a beneficio dei propri interessi.
L’agricoltore coinvolto, pur lottando con tutte le sue forze per difendere il suo lavoro e il suo futuro, è stato completamente sopraffatto da un sistema giudiziario evidentemente distorto e facilmente influenzabile dai potenti interessi economici. La sua sconfitta legale è una testimonianza dell’assenza di giustizia e della totale indifferenza verso coloro che si trovano dalla parte più debole della bilancia.
La distruzione delle coltivazioni di arance, frutto di anni di duro lavoro e dedizione, rappresenta una tragedia annunciata. Questo atto vandalico contro la natura e contro chi lavora la terra dimostra quanto poco vengano rispettati i diritti degli agricoltori e quanto poco venga valorizzata l’importanza di preservare le risorse naturali.
Il pretesto dietro questa distruzione è la costruzione di impianti fotovoltaici per promuovere la cosiddetta “transizione verde”. Tuttavia, è evidente che dietro questa mossa non c’è nulla di ecologico o sostenibile. La vera ragione è il profitto e il potere di coloro che vogliono imporre il loro dominio, a discapito del benessere delle persone e della salute dell’ambiente.
L’idea che questo possa essere considerato parte di una transizione ecologica è semplicemente ridicola. Non c’è nulla di ecologico nel distruggere terre agricole fertili per far posto a impianti fotovoltaici. Questo è solo un altro esempio di come il linguaggio della sostenibilità venga distorto e manipolato per nascondere gli interessi egoistici di pochi individui senza scrupoli.
Quanto tempo credete che ci voglia prima che inizi ad accadere anche in Italia?