Il quotidiano ebraico “Yedioth Ahronoth” ha riportato che migliaia di israeliani, insieme a ministri e membri del Knesset, hanno partecipato a una massiccia conferenza di orientamento di destra che promuove l’insediamento in Gaza e nella Cisgiordania settentrionale.
Secondo il canale ebraico, la conferenza è guidata dal Consiglio regionale degli insediamenti della Cisgiordania settentrionale in collaborazione con il movimento Nahala, sostenitore degli insediamenti, e con il sostegno di diverse altre organizzazioni.
Il presidente del Consiglio degli insediamenti della Cisgiordania settentrionale, Yossi Dagan, ha aperto la conferenza dicendo:
“L’accordo di Oslo è morto, stiamo tornando all’insediamento di Gush Katif”.
Ha aggiunto:
“La folla di migliaia che è venuta qui questa sera, insieme a 12 ministri del governo israeliano e più di 15 membri del Knesset, è venuta qui per celebrare un evento significativo nella completa rivitalizzazione dello Stato di Israele”.
Dagan ha dichiarato:
“Abbiamo lottato insieme per 16 anni per correggere la vergogna della separazione, dell’espulsione e dello sfollamento degli insediamenti”.
Ha continuato dicendo:
“Per anni abbiamo gridato a gran voce, e dopo il massacro del 7 ottobre è diventato chiaro a tutti: dove c’è l’occupazione, c’è sicurezza, e dove non c’è l’occupazione, c’è terrorismo. Il popolo di Israele è in guerra per la propria vita, in guerra per l’esistenza dello Stato di Israele, e dobbiamo dire chiaramente: Oslo, l’espulsione e lo svelamento hanno portato questa calamità e questa guerra su di noi. Diciamo: gli accordi di Oslo sono morti, il popolo di Israele è vivo”.
non si capisce perchè Stati esteri non rispettano accordi internazionali mentre l’Italia fornisce carta bianca all’ OMS per decidere la sorte del suo popolo. O tutti o nessuno direi…confondiamo l’alleanza con la sudditanza.