Durante la visita del Presidente ucraino Zelensky in Canada, il Presidente della Camera Anthony Rota ha reso omaggio a Yaroslav Hunka, un immigrato ucraino di 98 anni che è noto per aver servito nella 14a Divisione Waffen Grenadier delle SS, un’unità nazista responsabile di gravi crimini contro l’umanità durante l’Olocausto.
“Abbiamo qui oggi alla Camera dei Comuni un veterano di guerra ucraino-canadese della seconda guerra mondiale che ha combattuto per l’indipendenza dell’Ucraina contro i russi e continua a sostenere la verità oggi. È un eroe ucraino, un eroe canadese e lo ringraziamo per tutto il suo servizio”.
Queste sono state le parole pronunciate dal presidente della Camera, Anthony Rota per presentare Hunka accolto da uno scroscio di entusiasti applausi dei parlamentari durati 4 ininterrotti minuti.
Nonostante questa infamia, Rota ha sorprendentemente elogiato Hunka come un “veterano di guerra ucraino-canadese della Seconda guerra mondiale che ha combattuto per l’indipendenza ucraina contro i russi” e lo ha addirittura definito un “eroe ucraino e canadese”.
Le dichiarazioni di Rota hanno scatenato un’aspra reazione da parte del Centro Amici di Simon Wiesenthal, un’organizzazione internazionale impegnata nella promozione dei diritti umani, nella ricerca sull’antisemitismo, sull’odio razziale e nella preservazione della memoria dell’Olocausto. Il Centro ha sollecitamente criticato Rota per aver ignorato “il fatto orribile che Hunka ha servito nella 14a Divisione Waffen Grenadier delle SS, un’unità militare nazista le cui atrocità contro l’umanità durante l’Olocausto sono ampiamente documentate” e ha prontamente denunciato l’incidente come “scioccante” e “incredibilmente inquietante“.
La presenza di Yaroslav Hunka, un ex membro della divisione SS Galizia, all’interno del parlamento canadese, ha generato un acceso dibattito e preoccupazione anche a livello internazionale.
La divisione SS Galizia, come altre divisioni SS, è stata coinvolta in crimini di guerra durante la Seconda Guerra Mondiale, sollevando importanti questioni morali e legali. In questo contesto, il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov, ha sottolineato che i crimini perpetrati dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale non prescrivono mai.
Ciò significa che non importa quanto tempo sia trascorso dai fatti, le persone coinvolte o colpevoli possono essere perseguite e punite in qualsiasi momento.
Questo principio è condiviso da molti paesi, tra cui la Russia. Inoltre, Peskov ha evidenziato l’importanza dell’educazione storica e della consapevolezza della storia della Seconda Guerra Mondiale. L’ignoranza di questa storia può portare a nuove manifestazioni di ideologie fasciste e totalitarie, sottolineando l’urgenza di promuovere la conoscenza e la comprensione di quegli eventi tragici per prevenire che tali ideologie possano emergere nuovamente.
non è un caso che la storia negli ultimi anni cambi volto virtualmente
parlando , che le censure siano attivate per raggiungere questi scopi e che i cittadini vengano controllati da telecamere e microfoni
( vedi Trento) affinchè ci si abitui poco a poco , da rana bollita a farsi bastare mezze verità. Quando la gente aprirà gli occhi sarà troppo tardi…