Il nuovo intruso si presentava come una “struttura ottagonale” con “corde fluttuanti”. Dopo il caso del pallone spia cinese, venerdì scorso era stato abbattuto un altro apparecchio nella zona nord dell’Alaska e sabato in Canada. Il Pentagono conferma contatti con Pechino
Le forze armate statunitensi hanno abbattuto un oggetto non identificato sopra il lago Huron. È il quarto oggetto abbattuto in meno di due settimane nello spazio aereo nordamericano. Le commissioni Affari esteri e Intelligence del Congresso sono state informate dell’abbattimento di un altro oggetto d’alta quota.
L’oggetto volava a circa seimila metri d’altezza e si “presentava come una struttura ottagonale” con “corde fluttuanti“, riporta su Twitter Edward Wong, corrispondente diplomatico di lunga data del New York Times, che cita rappresentanti del governo americano. Lo stesso “oggetto“, abbattuto sul Lago Huron, tra Michigan e Canada, sarebbe stato intercettato mentre volava sopra il Montana, Stato dove a inizio febbraio era stato individuato il ‘pallone spia cinese’, poi abbattuto da un caccia americano sull’Atlantico
È il terzo giorno di fila in cui sono dovuti intervenire jet militari per buttare giù qualcosa che sorvolava nello spazio aereo nordamericano. Venerdì ne era stato abbattuto uno nella zona nord dell’Alaska. Sabato, era successo in Canada.
In mattinata la rappresentante democratica dello Stato, Elissa Slotkin, aveva detto di aver ricevuto un’allerta dal dipartimento della Difesa.
“Ho appena ricevuto una chiamata – aveva scritto su Twitter – le nostre forze militari stanno seguendo da vicino un oggetto che si trova sopra il lago Huron”.
Grande più di Lombardia e Piemonte messi insieme, il lago Huron è uno dei Grandi Laghi del Nord America e si trova tra Stati Uniti e Canada. A nord, bagna l’Ontario. A ovest, il Michigan. Con una superficie di quasi 60 mila chilometri quadrati, e una profondità media di 230 metri, ha rappresentato per l’aviazione americana e canadese un’area di sicurezza per abbattere l’oggetto
Il nome deriva da ‘Huron’, quello della tribù dei nativi americani degli Uroni. Al suo interno si trova l’isola lacustre più grande al mondo, Manitoulin, che appartiene alla provincia canadese dell’Ontario.
I contatti tra Pentagono e Pechino
Gli Usa hanno ufficialmente reso noto di aver avuto contatti con Pechino in merito al presunto pallone aerostatico di sorveglianza cinese abbattuto il 4 febbraio, dopo che le richieste del Pentagono erano state respinte per giorni.
“Ci sono stati contatti con la Repubblica Popolare Cinese sul pallone ad alta quota”,
ha dichiarato il vice segretario alla Difesa Melissa Dalton.
Il segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin aveva chiesto di parlare con la controparte cinese subito dopo l’abbattimento del pallone aerostatico al largo della costa orientale degli Stati Uniti che per giorni aveva attraversato l’intero Paese. Ma non aveva ottenuto risposta, anche se l’accaduto aveva spinto il Segretario di Stato Antony Blinken a cancellare una missione diplomatica a Pechino programmata da tempo.
La Cina aveva rifiutato l’offerta di una telefonata con il capo della difesa statunitense giudicando “irresponsabile” l’iniziativa di Washington di abbattere il pallone. Dalton non ha fornito alcun dettaglio su chi sia stato coinvolto nei contatti con la Cina e sui contenuti.
La Cina rilancia le accuse al mittente
La Cina accusa gli Stati Uniti di avere utilizzato più di dieci palloni spia per il sorvolo dello spazio aereo cinese, senza l’approvazione di Pechino, dall’inizio del 2022.
“Solo dallo scorso anno, i palloni ad alta quota statunitensi hanno sorvolato illegalmente lo spazio aereo cinese piu’ di dieci volte senza l’approvazione delle autorita’ cinesi competenti”,
ha scandito il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin.
“La prima cosa che gli Stati Uniti dovrebbero fare è riflettere su se stessi e cambiare rotta, piuttosto che calunniare, screditare o incitare allo scontro”, ha aggiunto.
La Cina assicura poi di avere mantenuto la “comunicazione necessaria” con gli Stati Uniti dopo l’incidente del pallone aerostatico cinese abbattuto al largo delle coste statunitensi il 4 febbraio scorso.
La chiave, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin,
“è gestire adeguatamente questa situazione inaspettata causata da forza maggiore in modo calmo, professionale e sobrio”, ha aggiunto, senza scendere in ulteriori dettagli.