L’ha “sposata” quattro anni fa. L’uomo si definisce “fictosessuale” e dichiara che la relazione l’ha aiutato a vivere meglio. Un fenomeno boom in Giappone
“Sogni mostruosamente proibiti” e “Io e Caterina”, due classici della commedia all’Italiana, ci avevano visto lungo. Il cinema ha affinato la visione aggiungendo alle risate gli interrogativi filosofici di “Blade Runner” e del più recente “Her”, ma tutte storie hanno un comune denominatore: invaghirsi e anche innamorarsi di un personaggio di fantasia e di un’intelligenza artificiale è possibile.
Ma in Giappone già parecchie persone sono andati oltre. E una di queste, Akihiko Kondo, 38 anni, ha addirittura sposato il suo amore virtuale, ma virtuale fino a un certo punto perché la sua amata cantante manga Hatsune Miku “esiste” sotto forma di ologramma in un dispositivo chiamato Gatebox, che la rende “viva” come una sorta di tamagotchi sentimentale.
E così dopo aver capito che le relazioni umane non facevano per lui, Kondo ha deciso di sposarla. “Sposato” è un termine convenzionale per definire una unione sancita da una sorta di certificato non valido legalmente, emesso da Gatebox. Al matrimonio non è venuto nessuno della sua famiglia ma solo persone conosciute su internet.
Un altro salto di qualità insomma nel percorso verso il transumanesimo.
beh fra poco ci arriviamo, I sieri rendono sterile l’uomo, alterano i cicli femminili,
producono reazioni avverse che andranno contrastate con altri farmaci.
totem per riconoscimenti facciali già in opera, contratti privati interni di aziende
che obbligano a mascherine prima ancora che il governo decida un termine.
Paura da parte di molti , di pedalare in bicicletta senza bavaglio, ecc.ecc.
ci vuole poco per arrivare alla meta prefissata, mi sposo un robot. che
almeno non disturberà il governo dei migliori,
Vabbè…d’altronde come si dice: ognuno ha il diritto di vivere come gli pare…vale anche per uno svalvolato conclamato come il signor Akihiko GIOKondo.
Sayonara Akihiko, sayonara.
MEGLIO CHE NON COMMENTO ! ! !