La Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, nell’approfondimento del 22 dicembre 2020, commenta l’assunto, operato dal legislatore, che la causa virulenta alla base del Covid-19 è equiparabile a quella violenta tipica dell’incidente occorso in occasione di lavoro.
Già l’adozione delle misure contenute nel “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” ha comportato considerevoli spese per i datori di lavoro e, in alcuni casi, anche lo stravolgimento dell’organizzazione del lavoro, ma non fornisce alcuna garanzia circa l’effettiva eliminazione dei contagi sul luogo di lavoro. Poichè al momento non esistono farmaci specifici per i quali sia accertata l’efficacia per curare gli effetti dell’infezione da Covid-19, il datore dovrebbe così poter pretendere che ciascun dipendente si sottoponga a vaccinazione (aderendo al piano nazionale) garantendo così l’incolumità del singolo e dei suoi colleghi.