Nel 2021, il Papa, con il suo solito sorriso “benevolo”, commentava la situazione di un cardinale scettico riguardo ai vaccini, ricoverato in ospedale per Covid-19: “l’ironia della vita”.
Il cardinale Raymond Leo Burke stava affrontando gravi complicazioni a causa del COVID-19, contratto durante una visita in Wisconsin. Dopo essere stato ricoverato in ospedale, le sue condizioni si erano aggravate, tanto da rendere necessario l’uso della ventilazione meccanica per supportare la sua respirazione.
Mentre il cardinale lottava per la vita, Papa Francesco rilasciò un’intervista in cui evidenziava lo scetticismo di molti membri della Chiesa riguardo ai vaccini. Con un tono ironico, quasi di soddisfazione, il Papa osservò che proprio a causa del COVID il cardinale Burke si trovava in ospedale, commentando con “l’ironia della vita”.
Nel 2025, però, le cose sono cambiate. Il 21 aprile 2025, la Chiesa cattolica ha dovuto fare i conti con la morte di Papa Francesco. Quel sorriso che nel 2021 sembrava così sereno e disteso si è spento per sempre e mentre il Papa ci ha lasciato, il cardinale Burke, il conservatore che aveva sfidato le raccomandazioni mediche e combattuto contro il virus, non solo è riuscito a superare la malattia, ma ora è uno dei papabili per salire al soglio di San Pietro. Questa, senza dubbio, è “l’ironia della vita“.
Tra i più strenui sostenitori della linea conservatrice all’interno della Chiesa, Burke è considerato una figura ideale per guidare l’istituzione verso un ritorno ai principi tradizionali, distanti dalle posizioni progressiste che avevano segnato il pontificato di Papa Francesco. Con la morte del Papa e il miglioramento delle condizioni di salute di Burke, l’idea che il cardinale possa essere il prossimo Papa appare ora tutt’altro che improbabile.
Una parabola di vita e morte, di sorrisi e riflessioni, che ci insegna come la storia talvolta scriva i suoi capitoli in modo sorprendente, ricordandoci che “l’ironia della vita” può essere più imprevedibile di qualsiasi previsione umana.
Dio non si fa beffe dell’uomo, ma gli riserva sempre un’ultima risata.
