ATAC ha deciso di decorare un treno della metro a Roma con i colori dell’arcobaleno per celebrare il mese del Pride. Il cosiddetto “treno dell’inclusività”, ora in circolazione sulla linea A, è stato presentato come un gesto di sostegno ai diritti delle persone, adornato con i colori della bandiera “pride progress” che simboleggiano la comunità LGBTQIAI+-*/. L’iniziativa prevede che il treno rimanga in servizio per l’intera estate.
Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia, ha attaccato direttamente il sindaco Gualtieri accusandolo di utilizzare la metropolitana di Roma come strumento di propaganda ideologica LGBTQIAI+-*/.
“È vergognoso che l’amministrazione Gualtieri usi un bene comune per costringere ogni giorno e con prepotenza tutti i romani a subire la martellante propaganda ideologica Lgbtqiai+.
Chiediamo al sindaco di smantellare immediatamente questa iniziativa ideologica degna di un regime totalitario.
Ogni giorno i romani sperimentano l’inadeguatezza e i pesanti disservizi che il sindaco pensi di nascondere un tale disastro con questa operazione per ingraziarsi la potente lobby è un sopruso e un insulto a milioni di cittadini. Mentre chiediamo a Gualtieri di informare i cittadini romani su quanto sia costata questa operazione alle loro tasche, abbiamo già chiesto ad alcuni Consiglieri comunali di accedere agli atti amministrativi per fare chiarezza su questo punto”.
Fabrizio Santori, consigliere della Lega in Campidoglio, ha depositato una richiesta di accesso agli atti:
“Il treno è stato sospeso dal servizio per il tempo necessario alla tinteggiatura – denuncia -, causando quindi una spesa con un calo nei guadagni dell’azienda, e ulteriori disservizi ai danni dei cittadini, a partire dall’allungamento dei tempi di attesa in banchina. L’azienda romana del trasporto pubblico, invece di perdere tempo e soldi per inchinarsi alla dottrina gender del sindaco Gualtieri e del Pd, pensi al trasporto urbano inadeguato che rende pressoché impossibile la mobilità dei disabili”.