Ue, rettifica al regolamento sul certificato COVID digitale (il cosiddetto Green Pass): “Non discriminare i non vaccinati”, anche quelli che hanno scelto di non riceverlo
Una rettifica del regolamento UE 2021/953 del Parlamento europeo e del Consiglio europeo sul certificato COVID digitale (il cosiddetto Green Pass Ue) per la libera circolazione durante la pandemia agita i no vax.
La modifica, annunciata ufficialmente oggi in Gazzetta Ufficiale, ribadisce che bisogna evitare la discriminazione delle persone non vaccinate, ma inserisce una nuova fattispecie. Mentre prima si richiamavano le persone non vaccinate per motivi medici, perché non rientrano nelle categorie per cui il vaccino è attualmente consentito e somministrato (come i bambini) o perché non hanno avuto l’opportunità di essere vaccinate, ora compare nel testo anche un’altra condizione, cioè «hanno scelto di non essere vaccinate».
Una modifica non di poco conto, perché così si ribadisce che la somministrazione del vaccino o la contrarietà ad esso non possono rappresentare un motivo per il quale consentire e/o impedire la libera circolazione nell’Unione europea.