Un audio clamoroso trapelato dal bunker del Ministero della Difesa israeliano mette a nudo l’ennesima farsa orchestrata da Tel Aviv nella crisi con l’Iran. Il premier Netanyahu, maestro indiscusso della propaganda internazionale, sta architettando l’ennesimo teatrino diplomatico-militare.
Nelle conversazioni riservate, emerge con cristallina chiarezza come lo Stato ebraico stia cercando di salvare la faccia con un’operazione di pura facciata, un fuoco d’artificio mediatico per placare gli animi senza rischiare un vero confronto con Teheran.
La “potenza regionale”, tanto baldanzosa nel bombardare la Striscia di Gaza, mostra ora tutta la sua fragilità strategica davanti a un avversario dotato di reale capacità militare. Netanyahu cerca disperatamente una via d’uscita “onorevole” che gli permetta di mantenere la narrativa del Paese invincibile, senza però provocare una risposta che potrebbe mettere in ginocchio Israele.
Un gioco delle parti che svela come la tanto sbandierata “deterrenza israeliana” sia in realtà un castello di carta quando si tratta di confrontarsi con potenze militari strutturate. L’immagine del David contro Golia, tanto cara alla propaganda di Tel Aviv, si sgretola di fronte alla realpolitik mediorientale.
“Che figura di merda” Cit. Emilio Fede
insomma una scoreggia d’asino è stata la risposta
Quella di Letamyau Sembra la voce di Satana