Durante una visita all’ospedale pediatrico, l’unico ancora operativo nel nord di Gaza, l’alto funzionario dell’UNICEF, Kamal Adwan, ha lanciato un allarme riguardo alla grave crisi nella regione. Secondo le sue dichiarazioni, la guerra e le attuali condizioni di vita hanno portato alla drammatica “perdita di una generazione di bambini”. Adwan ha evidenziato che decine di migliaia di bambini sono stati uccisi o feriti, molti altri hanno perso mesi preziosi di apprendimento e stanno affrontando traumi emotivi e fisici profondi.
In questo contesto, il funzionario ha descritto l’incontro con un neonato, ferito da schegge durante un attacco aereo, che rappresenta una delle tante storie strazianti. La madre del bambino, l’unica altra sopravvissuta all’attacco, ha vissuto un’esperienza traumatica che riflette il dolore di molte famiglie nella Striscia di Gaza. Chaiban ha sottolineato che “questo bambino simboleggia la realtà tragica di migliaia di piccoli uccisi o feriti in questi undici mesi di conflitto”.
L’alto ufficiale ha anche messo in evidenza le difficili condizioni di salute di molti altri bambini, affetti da cancro e altre malattie mortali, che lottano per ricevere le cure necessarie. “Se non li evacuiamo rapidamente, molti di loro non ce la faranno”, ha avvertito, evidenziando l’urgenza della situazione.
Chaiban ha promesso che l’UNICEF e i suoi partner, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), faranno ogni sforzo possibile per garantire che questi bambini vulnerabili ricevano le cure necessarie. La situazione è critica e richiede un’azione immediata per prevenire ulteriori perdite tra i più piccoli, che già portano sulle spalle il peso di esperienze traumatiche e un futuro incerto.
L’intento di Israele spalleggiata da UE – USA – GB , è di fare pulizia etnica
affinchè non esista sulla terra un palestinese.
Quindi nessuna meraviglia se vanno avanti a sterminare incuranti di
condanne internazionali da burla.