Dati Generali Secondo le stime dell’Autism and Developmental Disabilities Monitoring (ADDM) Network del CDC, circa 1 bambino su 36 è affetto da disturbo dello spettro autistico (ASD).
Evoluzione della Prevalenza dell’ASD nel Tempo I dati disponibili dal 2000 al 2020 mostrano un incremento continuo della prevalenza dell’ASD. Ecco i dettagli principali:
- 2020: 27,6 per 1.000 bambini (1 su 36)
- 2018: 23,0 per 1.000 bambini (1 su 44)
- 2016: 18,5 per 1.000 bambini (1 su 54)
- 2014: 16,8 per 1.000 bambini (1 su 59)
- 2012: 14,5 per 1.000 bambini (1 su 69)
- 2010: 14,7 per 1.000 bambini (1 su 68)
- 2008: 11,3 per 1.000 bambini (1 su 88)
- 2006: 9,0 per 1.000 bambini (1 su 110)
- 2004: 8,0 per 1.000 bambini (1 su 125)
- 2002: 6,6 per 1.000 bambini (1 su 150)
- 2000: 6,7 per 1.000 bambini (1 su 150)
Questo indica una prevalenza elevata del disturbo, che si manifesta in modo uniforme tra vari gruppi razziali, etnici e socioeconomici. È importante notare che l’ASD è quasi quattro volte più comune nei ragazzi rispetto alle ragazze.
Prevalenza delle Disabilità dello Sviluppo
Un altro dato significativo è che circa 1 bambino su 6 di età compresa tra 3 e 17 anni ha ricevuto una diagnosi di una disabilità dello sviluppo in un periodo di studio che va dal 2009 al 2017. Questo include non solo l’autismo ma anche altre condizioni come il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD), la cecità e la paralisi cerebrale.
Il professor Zahorodny, direttore del New Jersey Autism Study presso la Rutgers New Jersey Medical School, contesta fermamente le spiegazioni abituali per l’impennata dei casi di autismo, dichiarando che i miglioramenti nella diagnosi e nella consapevolezza non sono sufficienti a spiegare l’eccezionale aumento osservato. Zahorodny è convinto che questi fattori, sebbene abbiano avuto un impatto, non possono giustificare un aumento di questa portata dei casi di autismo.
“I cambiamenti nella consapevolezza e i cambiamenti nel modo in cui i bambini vengono identificati o diagnosticati sono rilevanti, ma ti portano solo fino a un certo punto nel giustificare un aumento di questa portata”, ha affermato. “Non sappiamo cosa stia guidando l’impennata dell’autismo registrata dall’ADDM Network e da altri”.
Secondo Zahorodny, è necessario considerare fattori ambientali non genetici o rischi fino ad ora sconosciuti. Tra le ipotesi avanzate, il professore menziona l’età avanzata dei genitori, la prematurità, il basso peso alla nascita, le nascite multiple, la presentazione podalica o il parto cesareo. Non è improbabile che non ci sia una singola causa, ma una combinazione di vari fattori che concorrono all’aumento vertiginoso. Zahorodny sottolinea con forza che la questione è complessa e richiede una ricerca approfondita per svelare le vere origini di questo fenomeno drammatico.
https://www.cdc.gov/autism/data-research/index.html
https://upworthyscience.com/why-are-autism-rates-steadily-rising/particle-2