Negli ultimi giorni, l’Ucraina ha effettuato audaci attacchi con droni contro i sistemi di allarme nucleare della Russia, colpendo stazioni radar critiche. Uno degli attacchi ha colpito Armavir, nella regione di Krasnodar, mentre un altro ha preso di mira una stazione radar a Orsk, nella regione di Orenburg, a oltre 1.100 miglia di distanza, segnando una delle incursioni più profonde in territorio russo.
Le strutture colpite dagli attacchi ucraini sono vitali per la sicurezza nazionale russa. Si tratta di stazioni radar fondamentali, che costituiscono il cuore dei sistemi di allarme nucleare e di difesa aerea della Russia. Queste stazioni non solo monitorano lo spazio aereo per individuare potenziali minacce, ma forniscono anche avvisi tempestivi di eventuali attacchi imminenti, compresi quelli di natura nucleare.
Gli Stati Uniti sono allarmati da questi sviluppi. La preoccupazione principale è che la Russia possa interpretare questi attacchi come una minaccia diretta alle sue capacità di deterrenza nucleare, destabilizzando la delicata stabilità strategica globale. Il timore è che la Russia, sentendosi vulnerabile, possa reagire in modo imprevedibile e pericoloso, potenzialmente intensificando il conflitto o addirittura considerando una risposta nucleare.
L’amministrazione Biden è divisa su come rispondere. Da un lato, c’è una crescente pressione da parte della NATO e di alcuni alleati europei affinché l’Ucraina possa utilizzare tutte le armi a disposizione, comprese quelle fornite dagli Stati Uniti, per difendersi efficacemente. Dall’altro lato, c’è il timore che permettere all’Ucraina di colpire profondamente all’interno del territorio russo possa provocare una risposta violenta da parte di Mosca, aumentando il rischio di una guerra nucleare.
Gli attacchi ucraini sono stati orchestrati dalla direzione dell’intelligence militare ucraina (GUR), che sostiene che i siti radar russi vengano utilizzati per monitorare e interferire con le operazioni ucraine. Tuttavia, gli Stati Uniti ritengono che questi siti siano vitali per il sistema di difesa nucleare russo e temono che danneggiarli possa far credere alla Russia che le sue capacità di deterrenza nucleare siano sotto attacco.
In passato, gli Stati Uniti hanno già interferito con i piani ucraini per attacchi all’interno della Russia, temendo che tali azioni possano provocare una risposta aggressiva da parte del Cremlino. Nonostante la solidarietà con l’Ucraina, Washington è cauta nel permettere operazioni che potrebbero destabilizzare ulteriormente una situazione già precaria.
La situazione è critica: se la Russia percepisse una minaccia reale alle sue capacità nucleari, potrebbe reagire con una forza devastante. Un’errata interpretazione degli attacchi ucraini potrebbe portare a una escalation incontrollabile, mettendo in pericolo la sicurezza globale. La posta in gioco non è mai stata così alta, e il mondo guarda con ansia a come gli Stati Uniti e i loro alleati stanno gestendo questa crisi.
se rischiamo la vita in Italia depositaria di basi militari USA, lo dobbiamo
ai governi succeduti nell’ultimo mezzo secolo.
Se provochiamo da 4 anni la Russia , la colpa è anche del popolo attaccato alla propaganda e non alle informazioni libere . L’UE approfitta della nostra
ignoranza in materia.
Se infine ci recheremo alle urne daremo forza all’UE come si spera, ci toglieremo la sovranità al popolo al 100%. . Non serve a nulla eleggere chicchessia anzi si legalizza l’inganno. Astenersi è intelligente in questo caso particolare.