Gli scienziati affermano di poter utilizzare veicoli spaziali per confondere e sopraffare i sistemi di difesa missilistica nemici
Secondo un resoconto dei media locali, gli ingegneri militari cinesi hanno sviluppato un metodo spaziale per sopraffare i sofisticati sistemi di difesa missilistica. La tattica deve ancora essere testata nella vita reale, dove gli scienziati avvertono che potrebbe portare a una guerra nucleare non intenzionale.
In una simulazione al computer, i ricercatori dell’Esercito popolare di liberazione cinese (PLA) hanno lanciato un missile balistico nello spazio, dove ha lanciato tre piccoli veicoli spaziali sopra l’atmosfera terrestre. Questi veicoli spaziali hanno quindi restituito falsi segnali ai radar di allarme missilistici a terra, inducendoli a credere che molti altri missili fossero in avvicinamento.
Le stazioni radar hanno risposto lanciando missili intercettori contro le testate inesistenti.
Il documento di ricerca è stato pubblicato sul Journal of Electronics and Information Technology in lingua cinese all’inizio di questo mese, secondo quanto riportato lunedì dal South China Morning Post.
Il team di scienziati ha affermato di aver progettato il proprio veicolo spaziale per ingannare più stazioni radar contemporaneamente, operando all’interno del margine di errore di quei siti. La simulazione potrebbe essere facilmente ampliata per includere più veicoli spaziali, hanno detto, che potrebbero sopraffare una sofisticata rete di difesa missilistica e aprire un avversario a un attacco successivo con missili reali.
“Ci sono molti altri dettagli che non discutiamo in questo articolo”, ha scritto il team.
La svolta arriva nonostante Pechino si sia ripetutamente opposta alla militarizzazione dello spazio. Il governo cinese ha accusato gli Stati Uniti di “fare muro di pietra” con l’Iniziativa per il controllo delle armi spaziali guidata da Cina e Russia e di “aggravare ulteriormente la tendenza a trasformare lo spazio esterno in un’arma e in un campo di battaglia”.
A differenza degli Stati Uniti, tuttavia, la Cina non designa ufficialmente lo spazio come “area di combattimento” ed è improbabile che l’ultima ricerca venga utilizzata contro un avversario di pari livello come gli Stati Uniti, ha dichiarato uno scienziato spaziale a Pechino al South China Morning Inviare.
“Questa forza spaziale fantasma non sarà mai usata contro un potente avversario”, ha detto lo scienziato, citando il rischio di ritorsioni nucleari mentre il radar mostra false testate che piovono. Invece, ha affermato, “questo servirà da deterrente strategico”.