Il fatto che alcuni dei principali media italiani abbiano diffuso la notizia dell’arresto cardiaco di Putin senza verificare adeguatamente la fonte o la veridicità delle informazioni rappresenta una situazione preoccupante. Questo evento può essere inserito in una discussione più ampia sulle teorie del complotto e sulla diffusione di notizie false o non verificate nei media.
Lunedì 23 ottobre, il tabloid britannico Daily Express ha diffuso una presunta notizia riguardante un arresto cardiaco che avrebbe colpito il leader russo Vladimir Putin. Tuttavia, questa notizia non ha trovato conferme affidabili ed è stata seccamente smentita dal Cremlino, che ha dichiarato che Putin sta bene ed è in forma.
La fonte citata dal Daily Express era il canale Telegram “Svr,” gestito da un individuo che si autodefinisce un “funzionario russo oggi dissidente.” Questo canale si dedica alla creazione di post di fantapolitica, spesso con intento satirico anziché informativo. Il canale conta poco più di 365.000 abbonati, in gran parte giornalisti, politici, politologi e appassionati di teorie del complotto.
Secondo quanto riportato da questo account di fantapolitica, Putin sarebbe stato colpito da un arresto cardiaco domenica sera nella sua residenza. Gli agenti di sicurezza presenti nella residenza avrebbero sentito un rumore provenire dalla camera da letto, e quando sono entrati, avrebbero trovato Putin disteso sul pavimento con un tavolo rovesciato accanto a lui. I medici presenti nella residenza avrebbero eseguito la rianimazione, e Putin sarebbe stato trasferito in una stanza appositamente attrezzata con attrezzature mediche per la rianimazione. Il Cremlino ha successivamente pubblicato foto di Putin durante un incontro il 23 ottobre, dimostrando la sua buona salute.
Nonostante la smentita quasi tutta la stampa italiana ha diffuso questa notizia senza effettuare i necessari controlli e verifiche, ciò solleva preoccupazioni sull’etica giornalistica e sulla responsabilità delle fonti di informazione. La diffusione di notizie non verificate o false può avere conseguenze gravi, influenzando l’opinione pubblica e contribuendo alla diffusione di disinformazione.
In situazioni in cui i giornalisti diffondono notizie che si rivelano essere false o non verificate, è fondamentale che i media stessi si prendano responsabilità per l’errore. Correggere e rettificare la notizia in modo tempestivo è un passo importante per ripristinare la fiducia del pubblico.
Inoltre, l’educazione dei consumatori di notizie è altrettanto importante. Il pubblico dovrebbe essere consapevole della possibilità di notizie false da parte dei media e imparare a esaminare criticamente le fonti di informazione e a verificare la veridicità delle notizie.
La diffusione di notizie false è un problema serio e complesso che richiede un impegno collettivo da parte dei media, delle istituzioni e del pubblico per affrontarlo in modo efficace.
Il canale Svr è noto per diffondere bufale, come la teoria secondo cui un sosia di Putin avrebbe sostituito il leader russo durante una visita in Cina. Il canale ha anche sostenuto che il gruppo intimo di Putin controllerebbe il sosia e deciderebbe come gestirlo in caso di decesso del leader.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito queste speculazioni come “bufale assurde” e ha ribadito che Putin gode di buona salute, smentendo categoricamente l’uso di sosia. Questa non è la prima volta che vengono fatte affermazioni simili sul presidente russo, ma il Cremlino continua a negare tali teorie del complotto.
per amore di cronaca : Il Dipartimento Protezione Civile – Presidenza del
Consiglio dei Ministri ha fatto un comunicato stampa d.d. 18 genn.24
intitolato così: IT-alert dal 22 gennaio nuovi test per rischio nucleare, industriale e dighe………leggendo il testo i pericoli si restringono …..
In pratica passiamo dalla Sanità alla Protezione Civile.
aggiungiamoci secondo sistema di allerta per l’italiani, 12 regioni secondo
google dovevano ricevere ieri 25 genn.24 un sms che avrebbe simulato
un attacco nucleare oltre i nostri confini……Non visto nulla del genere…….
ma intanto si semina il terrore parlando non piu’ di clima ma nucleare.