E’ una delle ammiraglie della Marina russa, questa nave è stata vista a Sebastopoli in Crimea quando la Marina ucraina aveva annunciato solennemente di averla affondata.
Alla fine i marinai ucraini non l’avevano affondata, e forse nemmeno l’avevano toccata. Il 7 marzo, l’esercito ucraino aveva annunciato di aver distrutto la motovedetta russa Vasily Bykov durante la notte al largo di Odessa, nel Mar Nero.
L’evento era stato riportato dai media locali. Si dice che la marina ucraina abbia attirato la nave in una trappola in cui il fuoco dell’artiglieria da terra avrebbe avuto la meglio. Un evento in guerra visto che l’affondamento di una nave da terra, con un’arma non specializzata nella lotta alle navi, in questo caso un lanciarazzi multiplo, è molto complicato e avrebbe rappresentato una vera impresa.
La nave russa in questione, inoltre, fa parte della più moderna classe di pattugliatori d’altura russi. Commissionati nel 2018, il Vasily Bykov è furtivo e lungo 94 metri, una dimensione rispettabile che avrebbe reso la sua distruzione ancora più significativa. Aggiungiamo infine che la motovedetta faceva parte della squadriglia che ha attaccato Snake Island, episodio glorificato dall’Ucraina dove la guardia costiera si è rifiutata di arrendersi.
In realtà quest’ultimo non morì eroicamente, come aveva prima affermato l’esercito ucraino, nemmeno la nave russa Vasily Bykov è stata affondata. Sono circolate immagini, autenticate dal giornalista e specialista marittimo Chris Cavas, che mostrano la nave che entra a Sebastopoli, il suo porto di origine. Si precisa che non può trattarsi di un’altra unità della classe Bykov che sarebbe stata ridipinta per farla passare per quest’ultima in quanto le tracce di ruggine osservate sulla nave corrispondono bene a quelle individuate su vecchie fotografie del pattugliatore.