Secondo alcune voci provenienti dai fuoriusciti cubani e riprese dalla stampa internazionale, sembra che la Russia stia considerando la possibilità di riaprire basi militari a Cuba in risposta al sostegno militare degli Stati Uniti all’Ucraina durante il suo conflitto con la Russia. Questi sospetti sono stati alimentati dalle recenti visite del generale Nikolai Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, e del ministro degli Esteri Sergej Lavrov a L’Avana.
Navi russe a Cuba
Il quotidiano “Le Figaro” ha riportato i commenti di Rafael Del Pino, un ex generale dell’esercito cubano e pilota di caccia rifugiatosi in Occidente nel 1987, i quali erano apparsi in precedenza sul sito Cuba Siglo XXI.
l’ex generale dell’esercito cubano Rafael Del Pino che durante la crisi dei missili del 1962 fu consigliere speciale presso Fidel Castro per conto dell’aviazione militare, ha affermato che in cambio di aiuti economici, la Russia potrebbe avere una presenza navale permanente o a rotazione nelle basi della marina cubana, incluso il riutilizzo della vecchia base per i sottomarini di Cienfuegos.
Questo potrebbe comportare la presenza di navi russe trasportanti missili nucleari vicino agli Stati Uniti, il che sarebbe più pericoloso delle basi missilistiche installate a Cuba nel 1962.
Del Pino ha avvertito che questa mossa potrebbe essere utilizzata da Putin per minacciare gli USA con le armi nucleari se non interrompono le consegna di nuove armi all’Ucraina.
se la Russia si allea alla Cina, abbiamo due potenti nazioni che formano
una maggioranza di abitanti a livello mondiale.
E se gli europei giocano alla guerra, stuzzicando lungo i confini la Russia
pongono a rischio noi che abbiamo perso la sovranità da anni ma che siamo
contrari a queste follie ripudiate dalla Costituzione che nessuno legge piu’.
Il buonsenso, la diplomazia, vogliono emergere oppure ci accontentiamo di un pasto della Nato e qualche barretta di cioccolato?