La Russia sospende l’accordo sul grano a tempo indeterminato e accusa Ucraina e Regno Unito di aver effettuato un massiccio attacco di droni alla flotta del Mar Nero nella città di Sebastopoli, in Crimea.
Mosca ha annunciato l’intenzione di sollevare al Consiglio di sicurezza dell’Onu la questione dell’attacco dei droni, unitamente a quella relativa alle esplosioni che a settembre hanno danneggiato i gasdotti Nord Stream nel Mar Baltico.
“La preparazione di questo atto terroristico – dice Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo – e l’addestramento del personale militare del 73° Centro speciale per le operazioni marittime ucraino sono stati effettuati sotto la guida di specialisti britannici situati nella città di Ochakiv, nella regione di Mykolaiv in Ucraina”.
Per il portavoce del ministero della Difesa russo,
“la Marina britannica ha preso parte anche alla pianificazione, al supporto e all’esecuzione dell’attacco terroristico nel Mar Baltico per far esplodere i gasdotti.“
Il ministero della Difesa britannico smentisce le affermazioni russe:
“Per sminuire la loro disastrosa gestione dell’invasione illegale dell’Ucraina, la Russia sta ricorrendo a false affermazioni di portata epica”.
Intanto, 52 ucraini, alcuni dei quali impegnati nell’acciaieria Azovstal, sono stati rilasciati nell’ambito di uno scambio di prigionieri con la Russia, secondo Andriy Yermak, un alto funzionario dell’ufficio presidenziale di Kiev.
L’Esercito ucraino fa sapere che le Forze russe continuano il ritiro dall’area meridionale del Paese, in vista della prevista avanzata di Kiev.