Comments (2) on “Funzionario americano: Aldo Moro doveva morire per la sicurezza nazionale”
All’epoca ero ragazzino, ma Cossiga era tra quelli che mi stavano proprio sulla punta del… per come infiltrava agenti in pacifiche manifestazioni studentesche per sobillarle e farle degenerare.
In seguito divenne il “picconatore”, forse per espiare a tutta la merda che aveva in corpo.
In questo caso è da chiedersi perché mai avesse chiesto l’intervento di Steve Pieczenik, un consulente del DOS USA, su una questione interna.
Comunque, per quanto mi riguarda, sono illuminanti e determinanti le ultime parole di Moro, quando dice “Il mio sangue ricadrà su di loro” riferendosi alla D.C. ma in particolar modo a Zaccagnini e Cossiga.
Tali parole non le usi per dei nemici, ma solo per dei giuda.
Ferdinando Imposimato, al tempo giudice istruttore della vicenda del sequestro e dell’uccisione di Moro, disse: “L’uccisione di Moro è avvenuta per mano delle Brigate Rosse, ma anche e soprattutto per il volere di Giulio Andreotti, Francesco Cossiga e del sottosegretario Nicola Lettieri.
Se non mi fossero stati nascosti alcuni documenti, li avrei incriminati per concorso in associazione per il fatto. I servizi segreti avevano scoperto dove le Br lo nascondevano, così come i carabinieri. Il generale Dalla Chiesa avrebbe voluto intervenire con i suoi uomini e la Polizia per liberarlo in tutta sicurezza, ma due giorni prima dell’uccisione ricevettero l’ordine di abbandonare il luogo attiguo a quello della prigionia.
Quei politici – continuava Imposimato – sono responsabili anche delle stragi: da Piazza Fontana a quelle di Via D’Amelio”.
(fonte Huffington Post)
All’epoca ero ragazzino, ma Cossiga era tra quelli che mi stavano proprio sulla punta del… per come infiltrava agenti in pacifiche manifestazioni studentesche per sobillarle e farle degenerare.
In seguito divenne il “picconatore”, forse per espiare a tutta la merda che aveva in corpo.
In questo caso è da chiedersi perché mai avesse chiesto l’intervento di Steve Pieczenik, un consulente del DOS USA, su una questione interna.
Comunque, per quanto mi riguarda, sono illuminanti e determinanti le ultime parole di Moro, quando dice “Il mio sangue ricadrà su di loro” riferendosi alla D.C. ma in particolar modo a Zaccagnini e Cossiga.
Tali parole non le usi per dei nemici, ma solo per dei giuda.
Ferdinando Imposimato, al tempo giudice istruttore della vicenda del sequestro e dell’uccisione di Moro, disse: “L’uccisione di Moro è avvenuta per mano delle Brigate Rosse, ma anche e soprattutto per il volere di Giulio Andreotti, Francesco Cossiga e del sottosegretario Nicola Lettieri.
Se non mi fossero stati nascosti alcuni documenti, li avrei incriminati per concorso in associazione per il fatto. I servizi segreti avevano scoperto dove le Br lo nascondevano, così come i carabinieri. Il generale Dalla Chiesa avrebbe voluto intervenire con i suoi uomini e la Polizia per liberarlo in tutta sicurezza, ma due giorni prima dell’uccisione ricevettero l’ordine di abbandonare il luogo attiguo a quello della prigionia.
Quei politici – continuava Imposimato – sono responsabili anche delle stragi: da Piazza Fontana a quelle di Via D’Amelio”.
(fonte Huffington Post)
scommetto che con i Kennedy era lo stesso discorso……………………..