Il Daily Telegraph ha scoperto che tre dei firmatari provenivano dal Wellcome Trust britannico, che in precedenza aveva anche finanziato la ricerca presso l’Istituto di virologia di Wuhan
Sono 26 di 27 gli scienziati di The Lancet che avevano rifiutato la teoria secondo cui il Covid fosse fuoriuscito da un laboratorio cinese, per i quali però sono stati riscontrati collegamenti con i ricercatori di Wuhan.
- Charles Calisher
- Dennis Carroll
- Rita Colwell
- Ronald B Corley
- Peter Daszak
- Christian Drosten
- Luis Enjuanes
- Jeremy Farrar
- Hume Field
- Josie Golding
- Alexander Gorbalenya
- Bart Haagmans
- James M Hughes
- William B Karesh
- Gerald T Keusch
- Sai Kit Lam
- Juan Lubroth
- John S Mackenzie
- Larry Madoff
- Jonna Mazet
- Peter Palese
- Stanley Perlman
- Leo Poon
- Bernard Roizman
- Linda Saif
- Kanta Subbarao
- Mike Turner
All’interno della lettera, pubblicata da The Lancet nel marzo 2020, gli scienziati affermavano che l’origine in laboratorio del Sars-Cov-2 fosse da attribuire a “teorie della cospirazione”.
Il documento, che è stato poi ampiamente letto e diffuso e che ha poi effettivamente posto fine al dibattito sulle origini della pandemia di Coronavirus, fu sottoscritto da 27 scienziati di tutto il mondo che lavorano sulla virologia ed in altri campi della scienza medica.
L’indagine viene ripresa da un altro quotidiano, il Daily Mail: si scopre quindi che 26 dei 27 ricercatori avevano qualche collegamento con l’Istituto di virologia di Wuhan, questo nel frattempo ha messo in discussione la loro imparzialità.
Nello specifico – scrive il Daily Mail – questi 26 scienziati non solo hanno legami con i ricercatori cinesi, ma anche con i loro finanziatori.
I 27 firmatari affermavano di “condannare fermamente le teorie del complotto” che narravano le origini dell’epidemia da Covid. Questo ha portato poi a chiudere la faccenda sul fatto che il Covid-19 avesse avuto origini artificiali o fosse fuoriuscito dal laboratorio di Wuhan.
MailOnline ha pubblicato i nomi degli scienziati nominati dal The Daily Telegraph, riferendo anche che l’unico dei 27 a non avere legami con l’Istituto di virologia di Wuhan è il dr. Ronald Corley, esperto di microbiologia della Boston University.
Ma i firmatari includono il dr. Peter Daszak, che è il presidente britannico di EcoHealth Alliance, ed il consigliere scientifico del governo britannico Sir Jeremy Farrar.
Il Global Virome Project
Altri due firmatari della lettera di The Lancet fanno parte del team dirigenziale del Global Virome Project, un’organizzazione il cui obiettivo è rilevare e identificare il 99% o più delle potenziali minacce virali zoonotiche.
Il dr. Daszak è il tesoriere del Global Virome Project, mentre il dr. Gao ha contribuito al suo lancio, con EcoHealth Alliance come uno dei suoi partner.
Il progetto Global Virome ha preso il posto del progetto Predict, che ha scoperto più di 1.000 virus unici negli animali e nell’uomo.
E’ stato però scoperto – secondo The Daily Telegraph – che il progetto Predict ha anche finanziato in parte il lavoro controverso dei ricercatori di Wuhan sui coronavirus dei pipistrelli, che sono stati modificati per vedere se potevano infettare gli umani. I fondi per la ricerca sono stati forniti dall’EcoHealth Alliance.
Gli scienziati che hanno firmato la lettera
Dr. Dennis Carroll
Direttore della Pandemic Influenza and other Emerging Threats Unit presso l’Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale (USAID). Mentre ricopriva quel ruolo, Carroll ha progettato e guidato il progetto PREDICT che ha finanziato in parte i ricercatori di Wuhan sui coronavirus
Dr. Peter Daszak
Zoologo, EcoHealth Alliance a New York, aveva già un conflitto di interessi in quanto presidente dell’EcoHealth Alliance con sede negli Stati Uniti, che ha finanziato la ricerca presso l’Istituto di virologia di Wuhan. The Lancet è stato costretto a pubblicare un addendum alla lettera che riconosceva il legame di Daszak con EcoHealth Alliance.
Il giornale ha scoperto che tre dei firmatari provenivano dal Wellcome Trust britannico, che in precedenza aveva anche finanziato la ricerca presso l’Istituto di virologia di Wuhan.
Dr. Jeremy Farrar
Esperto di medicina tropicale e consulente SAGE e The Wellcome Trust a Londra, ha pubblicato lavori con George Gao, capo del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie ed ex assistente di ricerca presso il Wellcome Trust.
Dr. Josie Golding
Responsabile delle epidemie del The Wellcome Trust
Prof. Mike Turner
Esperto di parassitologia presso l’Università di Glasgow, direttore scientifico di Wellcome Trust
Prof. Linda Saif,
Esperta di microbiologia della Ohio State University, aveva parlato ad un seminario a Wuhan nel maggio 2017, insieme al dott. Shi e al dott. Gao. Il workshop è stato in parte organizzato dall’Istituto di virologia di Wuhan.
Prof. John Mackenzie
Esperto di malattie infettive tropicali alla Curtin University di Perth, in Australia, era ancora in elenco come membro del comitato consultivo scientifico del Centro per le malattie infettive emergenti presso l’istituto di Wuhan.
Prof. Kanta Subbarao
Esperta di virologia presso l’Università di Melbourne, in Australia, aveva già parlato ad una conferenza sulle malattie emergenti a Wuhan nel 2016, organizzata in parte dal Wuhan Institute of Virology. Era inoltre ancora a capo della sezione sui virus respiratori emergenti dell’Istituto nazionale di allergie e malattie infettive (NIAD) con sede negli Stati Uniti.
Prof. Ralph Baric
Ricercatore e leader di laboratorio presso la Gillings School of Global Public Health della North Carolina, non è presente nell’elenco dei firmatari, ma riporta il Daily Mail che stava collaborando con Shi Zhengli e l’Istituto di virologia di Wuhan, effettuando ricerche sui coronavirus geneticamente manipolati per vedere se potevano essere fatti per infettare gli esseri umani.
All’inizio di quest’anno, i repubblicani negli Stati Uniti hanno sostenuto che il virus potrebbe essere stato geneticamente modificato e nella loro accusa citavano proprio un’intervista fatta a Baric nella quale affermava che era possibile progettare un virus “senza lasciare traccia”.
Altri ricercatori sono:
Prof. Peter Palese,
Esperto di microbiologia della Icahn School of Medicine di New York
Prof. Stanley Perlman
Microbiologo americano e ricercatore sul coronavirus. È professore di microbiologia e immunologia presso l’Università dello Iowa.
Charles Calisher
Prof. esperto di microbiologia alla Colorado State University. Nel 1974, durante alcuni esperimenti in laboratorio contrasse il virus Bhanja. La sua esperienza con il virus è stata lieve e comprendeva sintomi di lieve dolore ai muscoli e alle articolazioni, moderato mal di testa, lieve fotofobia.
Prof. Bernard Roizman
Esperto di microbiologia, Università di Chicago. Ha ricevuto un premio come membro straniero, all’ Accademia cinese di ingegneria
Prof. Rita Colwell
Microbiologa e funzionaria statunitense. Fondatrice della compagnia bioinformatica CosmosID, è stata direttrice della National Science Foundation dal 1998 al 2004.
Prof. Ronald Corley
Microbiologo, Direttore, National Emerging Infectious Diseases Laboratories presso la Boston University
Dr. Christian Drosten
Virologo tedesco la cui ricerca si concentra sui virus emergenti. Durante i primi mesi del corso della pandemia di COVID-19 in Germania , Drosten ha consigliato politici e autorità ed è stato invitato come esperto dei media.
Prof. Luis Enjuanes
Prof. virologo e ricercatore del CSIC presso il National Center for Biotechnology e direttore del gruppo coronavirus
Leo Poon
Professore di sanità pubblica presso l’Università di Hong Kong, Leo Poon faceva parte del team che ha decodificato il virus che ha causato l’epidemia di SARS nel 2003. Ha anche contribuito a sviluppare un vaccino contro l’influenza aviaria H7N9.
Prof. Larry Madoff
Dr. Hume Field
E’ stato a capo del Queensland Center for Emerging Infectious Diseases in Australia fino al 2013, e ora sta lavorando con EcoHealth Alliance come consulente scientifico e politico sia per la Cina che per le regioni del sud-est asiatico.
Prof. Jonna Mazet
Epidemiologo americano e direttore esecutivo della University of California
Prof. Sai Kit Lam
Scienziato malese che è stato fondamentale per la scoperta del virus Nipah che causa gravi malattie sia negli animali che nell’uomo. E’ stato membro attivo dell’OMS sulle malattie infettive emergenti
Prof. Gerald T. Keusch
Rettore associato per la salute globale presso il Boston University Medical Campus e professore di salute e medicina internazionale presso la Boston University School of Public Health. È stato direttore del John E. Fogarty International Center e direttore associato della ricerca internazionale presso il National Institutes of Health dal 1998 al 2003.
Prof. Alexander E. Gorbalenya
Professore di Microbiologia Medica, in particolare di Bioinformatica dei virus e Responsabile del Laboratorio di Evoluzione dei Virus e Bioinformatica nella Sezione di Ricerca. È anche visiting professor presso la Facoltà di Bioingegneria e Bioinformatica, Lomonosov Moscow State University, Mosca, Russia. Ha ricoperto la cattedra del Fondo di Leiden University in Applied Bioinformatics in Virology (2009-2017) ed è stato vicepresidente dell’International Committee on the Virus Taxonomy (2011-2017).
Dr. Bart Haagmans
Virologo presso l’Erasmus MC di Rotterdam (Olanda) ed è specializzato in coronavirus.
Prof. Peter Palese
Microbiologo degli Stati Uniti e professore e presidente del Dipartimento di microbiologia della Icahn School of Medicine del Mount Sinai a New York City ed esperto nel campo dei virus dell’RNA.
Prof. James M. Hughes
Professore Facoltà di Medicina. Professore di sanità pubblica Rollins School of Public Health Emory University, Atlanta, Georgia
Dr. William Karesh
Vicepresidente esecutivo per la salute e la politica di EcoHealth Alliance, presidente dell’Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE)