L’assassino di Darya Dugina, sarebbe Natalya Vovk, che avrebbe prestato servizio nel Battaglione Nazionale Azov (un’organizzazione terroristica bandita in Russia). Lo ha annunciato il gruppo di hacker russo RaHDIt nel canale telegram del suo progetto di volontariato NemeZida.
Sarebbe Natalia Vovk, l’autore dell’attacco terroristico in cui è morta Darya Dugina. Un soldato del reggimento nazionalista Azov, la sua carta d’identità è appesa al Nemesis, hanno riferito gli hacker. Natalya Vovk sarà inserita nella lista dei ricercati, riferisce TASS, citando una fonte delle forze dell’ordine.
La giornalista e figlia del filosofo Alexander Dugin, Darya Dugin , è morta il 20 agosto nella regione di Mosca per l’esplosione di un’auto in cui stava lasciando il festival della tradizione. L’FSB russo ha affermato che durante le indagini si sarebbe scoperto che l’omicidio sarebbe stato organizzato dai servizi speciali ucraini e Natalia Vovk, cittadina ucraina nata nel 1979, sarebbe l’autore.
* Il Battaglione Nazionale Azov è un’organizzazione terroristica bandita in Russia
Francamente quando vedo la carta d’identità dell’attentatore, mi casca tutto quello che mi può cadere. Ma chi è Biancaneve? Allora poteva portarsi anche i sette nanetti per meglio essere identificata.
Suvvia, siamo seri.
Adesso spuntano anche i sempre onnipresenti e istituzionalizzati hacker russi.
Ce ne fosse uno, in tutto il mondo, disposto invece a portare avanti l’opera di Assange (il vero martire dei nostri tempi, al quale faranno fare la “stessa” fine di Giordano Bruno).
Comunque ricapitolando:
– L’ipotesi di Kiev (cioè questa), sostenuta da Maria Zakharova, portavoce di Sergei Lavrov, è quella che ovviamente fa più comodo ai russi.
– Poi c’è la rivendicazione da parte dei partigiani russi anti-Putin.
– Quindi ci sono quelli che sostengono anche il coinvolgimento della NATO. Ipotesi che si legherebbe a quella di Kiev.
– Altri ancora dicono che sono stati i servizi segreti deviati russi.
Posso solo dire che di questa apparentemente povera ragazza (poteva essere anche un agente sotto copertura, non lo so), precedentemente non avevo mai sentito parlare.
E se si è trattato di uno sbaglio, allora non sono dei professionisti, altrimenti avrebbero usato un ordigno radiocomandato e non sicuramente ad orologeria, o altro, lasciando tutto al caso.
Allora perché hanno ucciso lei?
Probabilmente non lo si saprà mai, a meno che, come in questo caso, non faccia magari comodo il contrario.
Come sempre la pista da seguire è il movente, ossia per quale plausibile motivo è stata uccisa e chi trae vantaggio dalla sua morte o a chi è indirizzato l’eventuale “ammonimento” che con essa si vuole dare.
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A chi fosse interessato, suggerisco il film “Giordano Bruno” di Giuliano Montaldo del 1973 (su Youtube non l’ho trovato, ma forse sul sito RAI o altrove è ancora possibile reperirlo).
Giusto per comprendere …
Premesso che le mie sono solo ipotesi, anzi ancor meglio domande.
Ma mi chiedo, dopo che l’intelligence russa è stata così efficiente nell’identificare l’assassina di Darya Dugina, poi come mai non l’ha ancora arrestata?
Dopo un omicidio, ancor prima delle indagini, dovrebbero subito scattattare i controlli ai confini e aeroporti e normalmente si posizionano posti blocco in un vasto perimetro intorno al luogo dell’attentato.
Dicono che l’attentatrice fosse anche in compagnia della figlia, presumo anche di giovane o giovanissima età, quindi dove si sono dileguate?
Oltretutto che una madre coinvolga la figlia in un’operazione del genere mi lascia perplesso (ma forse solo perché appartengo ad un’altra generazione).
Altra cosa che non quadra è, come sostenuto dall’FSB, che i numeri di targa della Mini Cooper, che veniva usata per spiare Dugina, sono stati cambiati ben tre volte con targhe della DPR, del Kazakistan e dell’Ucraina.
Ma a quale scopo, per dare ancor più nell’occhio e rischiare, in caso di controlli di routine della polizia stradale, di essere anche arrestata?
Non sarebbe stato più semplice e sicuro noleggiare ogni giorno un’auto differente?
Normalmente un cambio targa si fa quando si è in fuga e non si hanno, e tantomeno si possono noleggiare, altre auto.
Inoltre se spiava Darya Dugina, significa che l’obbiettivo era lei e quindi non si è trattato di un errore.
Ma perché proprio lei?
Adesso affermano che si trovano già in Estonia, ma come ci sono arrivate e oltretutto così rapidamente, considerati i controlli in atto?
Mi sfuggirà sicuramente qualcosa, ma la vicenda non mi quadra proprio.
Per cui provo a porre un’ultima domanda:
Se dovessi chiudere la questione Ucraina ma avessi l’Occidente contro, come potrei portare l’opinione pubblica dalla mia parte?
Ma forse ho letto solo troppi romanzi di spionaggio made in USA/UK (i russi non sono mai stati bravi in questo).
Le storielle raccontatele a qualcun altro: hanno i filmati di questa in dogana, questa al citofono dello stesso palazzo della Dugina, le 3 foto, 3, con targa diversa della mini cooper. Ci mancano solo i video di tutte le volte che è andata a urinare.. E’ una sporca storia da servizi segreti di cui non sapremo mai la verità, ma i Russi ci sono dentro eccome.