In virtù dell’intesa, il ministro degli Esteri, che ha appena fondato Impegno Civico, non potrà essere candidato in un collegio uninominale. L’idea del “diritto di tribuna” sotto le insegne dei democratici, nel listino proporzionale
Luigi Di Maio candidato nel Pd. A nemmeno 24 ore dal lancio del suo nuovo cartello “Impegno Civico”, in asse con Bruno Tabacci, il ministro degli Esteri viaggia veloce verso una candidatura inattesa, sotto le insegne dem (lontanissimi i tempi in cui lo chiamava il partito di Bibbiano).
L’offerta è stata appena formulata da Enrico Letta: il Partito democratico, fanno sapere dal Nazareno, “nelle prossime liste elettorali offrirà diritto di tribuna in Parlamento ai leader dei diversi partiti e movimenti politici del centrosinistra che entreranno a far parte dell’alleanza elettorale”. A cominciare dall’ex capo politico del M5S.


Di Maio: un grandissimo traditore pezzo di merda!
Completamente ribaltato di 180 gradi!
Del Di Maio iniziale non ne è rimasta neanche una cellula: da “5-STALLE” a “PD=INFERNO”!
E mi amareggia che su FB, quando il “ moVmento5STALLE” – altro che stelle -, era “in ERBA”, esordiente, per difendere questo traditore da impietosi attacchi, mi sono procurato svariate perdite di “amicizia”, ancorché virtuali.
Bisognerebbe imparare il LINGUAGGIO dei simboli e considerarli sempre con la dovuta ATTENZIONE.
Già nel LOGO, infatti, si celava il TRADIMENTO: «MO-VI-MENTO», poi si vedrà.
Voleva significare, per l’appunto, state attenti, perché in seguito vi renderete conto di quale era la “menzogna” che si tendeva a celare.
Adesso mi spiego l’errore commesso, e avevano ragione quelli che lo contestavano.
Coerente come un cotechino per un vegano.