Le riprese video condivise sui social media hanno mostrato i residenti di Shanghai che litigavano con la polizia in tuta ignifuga che li stava costringendo a abbandonare le loro case per andare in strutture di quarantena del coronavirus, in segno di crescente malcontento in città.
Shanghai, una megalopoli con una popolazione di 25 milioni di abitanti e il principale centro finanziario della Cina, sta vivendo il più grande focolaio del paese da quando il Covid-19 è stato segnalato per la prima volta a Wuhan più di due anni fa. L’epidemia ha suscitato critiche nei confronti delle autorità locali e si sta rivelando un importante test dell’impegno di Pechino nei confronti della sua rigorosa politica zero-Covid.
I residenti che sono stati rinchiusi dalla fine di marzo si sono lamentati della carenza di cibo e dei funzionari troppo zelanti che li hanno costretti a entrare in strutture di quarantena centrali, mentre le autorità si affrettano a costruire decine di migliaia di letti per ospitare i pazienti con Covid. I contagi giornalieri superano le 20.000.
Verso la fine di giovedì, sui social media sono circolati diversi video che mostravano i residenti all’esterno di un complesso che urlavano a schiere di funzionari che tenevano gli scudi della polizia mentre gli agenti cercavano di sfondare la loro linea.
In una clip, la polizia sembra effettuare diversi arresti poiché i residenti li accusano di aver picchiato le persone. In sottofondo si sentivano anche urla e pianti. I passanti hanno tirato fuori i telefoni per filmare la scena.
Speriamo solo che anche da noi a novembre non ritornino con la favoletta delle ” metastasi volanti”, poi come un qualcosa di morto possa attraversare la pelle le fascie il derma, andare nel muco contro il flusso della mucosa, attraversare il tessuto connettivo , che e’ la parte dura che ricopre i vasi sanguigni… siamo qui che attendiamo notizie…🤔