Il primo ministro pakistano Imran Khan ha rivelato di aver ricevuto da Washington minacce di rovesciare il suo governo, in particolare sostenendo il suo rifiuto di dimettersi dal suo incarico.
In un discorso trasmesso dalla televisione di stato, il Primo Ministro pakistano ha dichiarato: “Annuncio al popolo di aver ricevuto una lettera minacciosa dagli USA”, aggiungendo: “Gli USA hanno minacciato di rovesciare il mio governo per essersi rifiutato di stabilire basi militari statunitensi su il nostro suolo. »
Imran Khan ha accusato Washington di sostenere l’opposizione sottolineando che avrebbe “mantenuto il gioco fino alla fine” e avrebbe aspettato fino a domenica per vedere cosa porterà il voto in Parlamento”.
Khan ha ribadito che non si inchinerà a nessuno.
“Non permetterò al mio popolo di inchinarsi a nessuno e non permetterò mai che l’opposizione abbia successo”, ha detto.
E per continuare: “Durante la cosiddetta guerra al terrorismo, il Pakistan è stato umiliato. Ho assistito a come il nostro Paese, salito a un livello competitivo rispetto a tanti Paesi, sia poi crollato a un livello umiliante rispetto al resto del mondo”.
Il discorso del premier pakistano è intervenuto dopo l’apertura dei dibattiti in Parlamento per votare una mozione di censura nei suoi confronti, votazione rinviata a domenica prossima.
Il vicepresidente del Parlamento, Qassem Khan Suri, ha giustificato il rinvio per poter discutere altri punti all’ordine del giorno prima di considerare un voto di sfiducia.
Si noti che il governo Khan deve affrontare una crescente minaccia da parte dei talebani, che mercoledì hanno annunciato l’intenzione di lanciare un attacco contro le forze di sicurezza all’inizio del mese sacro del Ramadan.
I precedenti non mancano. Chi c’era dietro il rovesciamento di Allende in Cile, Saddam, Gheddafi, le rivoluzioni “colorate” pro democrazia, l’utilizzo di mercenari, al qaeda, isis, per rovesciare governi che non si sottomettono all’impero ?
Cia, Nato e Pentagono hanno lasciato “impronte” anche negli omicidi Mattei, Moro, Olaf Palme, monsignor Romero, il generale Soleimani e tanti altri …