Nessuna retromarcia del governo sulle spese militari. Ma restano le tensioni nella maggioranza…
Il premier Mario Draghi nell’Aula della Camera cita De Gasperi, ricorda che i fondatori dell’Unione europea per perseguire la pace «avevano progettato la Comunità europea di difesa». «Ed è proprio per questo – dice – che noi vogliamo creare una difesa europea. Ed è per questo che noi vogliamo adeguarci all’obiettivo del 2% che abbiamo promesso nella Nato». Dunque, nessuna retromarcia del governo sulle spese militari. Ma le tensioni nella maggioranza restano.
vile affarista , lo defini’ Moro che guarda caso fu assassinato.
questa la dice lunga sulla natura di chi baratta le nostre vite in cambio
di chissà che guadagni statali o non.
Un bilancio dello stato a reti unificate , così tanto per capire dove vanno
le nostre tasse. Un sunto dei vaccini inoculati, degli esiti mortali o non,
ce lo mostreranno all’insegna della trasparenza? Un programma di protezione
degli italiani in caso di attacchi, arriverà o no al popolo inerme?
Curatore fallimentare, servo della Nato, servo delle istituzioni finanziarie internazionali, criminale di guerra (vista la vendita di armi pro Ucraina), affamatore del popolo italiano …
Non glielo abbiamo promesso noi “tu” lo hai promesso! Ovvero il Primo Ministro che agisce più da curatore fallimentare dello Stato, del quale pone e dispone a piacimento senza interpellare neanche il Parlamento, senza peraltro avere alcun consenso popolare non potendo disporre di nenche un voto, non essendo stato mai eletto.