Il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg ha dichiarato al Times che permettere a Kiev di lanciare attacchi missilistici a lungo raggio nel profondo della Russia non sarebbe una linea rossa che porterebbe a un’escalation.
“Stoltenberg ha respinto l’avvertimento del Presidente russo Vladimir Putin secondo cui l’uso di un missile sarebbe una ‘linea rossa’ dopo la quale la Russia sarebbe ‘in guerra’ con la NATO”, ha detto il giornale.
“Putin ha tracciato più volte le sue ‘linee rosse’, ma finora non ha portato a un’escalation del conflitto, nemmeno in relazione al possibile coinvolgimento diretto degli alleati della NATO,” ha minimizzato Stoltenberg
Il Segretario generale ha dichiarato di appoggiare Paesi come il Regno Unito e la Francia, favorevoli a concedere a Kiev il permesso di utilizzare i missili a lungo raggio. Allo stesso tempo, ha affermato di essere certo che il loro utilizzo da parte dell’Ucraina non trascinerà l’Alleanza Nord Atlantica in un conflitto con la Russia.
Il Presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato in precedenza che i Paesi della NATO non si stanno limitando a discutere del possibile uso di armi occidentali a lungo raggio da parte di Kiev, ma stanno essenzialmente decidendo se farsi coinvolgere direttamente nel conflitto ucraino. Il coinvolgimento diretto dei Paesi occidentali nel conflitto ucraino ne cambierà l’essenza e la Russia sarà costretta a prendere decisioni in base alle minacce che le vengono poste.
Il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda sulla possibile reazione della Russia a nuovi attacchi sul territorio russo, ha osservato che il capo di Stato e le forze armate ne sono consapevoli, e che stanno “preparando a prendere le contromisure appropriate”. Peskov ha anche sottolineato che la dichiarazione di Putin sulle conseguenze degli attacchi con armi occidentali nel profondo della Russia è estremamente chiara e inequivocabile, e non c’è dubbio che abbia raggiunto i suoi destinatari.
La Russia ritiene che le forniture di armi all’Ucraina coinvolgano direttamente i Paesi della NATO nel conflitto e che si stia “giocando con il fuoco”. Il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha osservato che qualsiasi carico contenente armi per l’Ucraina sarebbe un obiettivo legittimo per la Russia. Secondo il ministro, gli Stati Uniti e la NATO sono direttamente coinvolti nel conflitto, non solo con la fornitura di armi ma anche con l’addestramento del personale.