Una dichiarazione della 5a flotta della marina, che opera sotto il comando centrale delle forze navali statunitensi (NAVCENT) in Medio Oriente, ha affermato che il Solid State Laser – Technology Maturation Laser Weapons System Demonstrator (LWSD) ha preso di mira con successo un oggetto galleggiante in mare. Il test è stato condotto dalla nave portuale da trasporto anfibia della 5a flotta USS Portland.
La USS Portland ha precedentemente condotto un altro test LWSD, quando ha disabilitato con successo un piccolo drone mentre operava nell’Oceano Pacifico.
La 5a flotta della US Navy opera principalmente nel Golfo Persico, nel Mar Rosso, nel Golfo di Aden, nel Golfo di Oman e in parti dell’Oceano Indiano. La geografia, il clima e l’importanza strategica della regione “offrono un ambiente unico per l’innovazione tecnologica”, ha affermato NAVCENT.
È possibile che la tecnologia laser ad alta energia sia stata testata come contromisura agli attacchi dei droni effettuati dai ribelli Houthi sostenuti dall’Iran nello Yemen devastato dalla guerra. Gli Stati Uniti, l’Arabia Saudita e altri paesi hanno collegato droni e missili Houthi all’Iran negli ultimi quattro anni. Il mese scorso, una coalizione guidata dai sauditi ha effettuato un’ampia operazione contro obiettivi in Yemen dopo aver intercettato e distrutto un drone che ha tentato di attaccare l’aeroporto internazionale di Abha in Arabia Saudita.
In un comunicato ufficiale la US Navy rende noto di aver sperimentato con successo nel Pacifico una nuova generazione d’arma, un fascio laser ad elevata energia, per distruggere un drone – lanciato dalla stessa nave USS Portland in navigazione nel Pacifico.
La potenza del cannone laser non è stata resa nota, ma un rapporto del 2018 dell’International Institute for Strategic Studies ha affermato che il prossimo esperimento di questo tipo sarebbe stato realizzato con un laser allo stato solido della potenza di 150 kW.
Questo non è infatti il primo esperimento del genere: in passato la marina americana ha compiuto altri esperimenti con armi laser (LaWS) da 30 kW imbarcate sulla USS Ponce e recentemente è stato installato sulla USS Dewey il primo Optical Dazzling Interdictor, Navy (ODIN), un sistema di armi laser che consente a una nave di contrastare i sistemi aerei senza pilota.
Questo tipo d’arma consente un costo del singolo colpo particolarmente economico, di circa 1 dollaro, mille volte in meno di un proiettile tradizionale e centomila volte in meno di un missile anti-nave o anti-aereo; inoltre il munizionamento è praticamente illimitato e la velocità di esecuzione consente un grande volume di fuoco.
“Con questa nuova capacità avanzata, stiamo ridefinendo la guerra in mare“, ha dichiarato il capitano Karrey Sanders, comandante della USS Portland, in una nota.
“La speranza è quella di poter sviluppare cannoni laser in grado di distruggere missili a lungo raggio a metà volo – essenzialmente neutralizzando i mezzi di attacco più avanzati attualmente disponibili per qualsiasi potenziale nemico.”
“Effettuando test avanzati in mare contro veicoli aerei senza pilota e piccole imbarcazioni, otterremo preziose informazioni sulle capacità del sistema d’arma laser” ha concluso il capitano Sanders.
Propaganda ? Minaccia ?.meraviglia tecnologica ? O coalizione con i potenti del mondo sterminatori per il bene ambientale? Troppi esperti impegnati nei posti più’ strani