Concorso in corruzione. E’ l’ipotesi di reato contenuta nell’avviso di proroga indagini notificato stamane a Vincenzo De Luca.
Un granitico ed ultraventennale patto ‘appalti in cambio di voti’ tra l’amministrazione comunale e otto cooperative salernitane che avevano in Zoccola “il garante degli equilibri”, come egli stesso si è autodefinito in un interrogatorio fiume di quasi otto ore. Carte zeppe di intercettazioni tra politici locali vicini a De Luca e Zoccola e i suoi sodali, nelle quali il nome del governatore è ripetutamente evocato e cercato per risolvere le questioni di Salerno e in particolare dei bandi di gara per le coop ancora sospesi e da prorogare. Come se il sindaco fosse ancora lui.
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Una daspo precauzionale, cosi’ non inquina le prove semmai ce ne fossero.