Il Dott. Giulio Tarro, pluripremiato virologo di fama internazionale, ricorda che il virus sinciziale nei bambini è stato da lui scoperto nel 1979 pertanto gli allarmismi del mainstream sono inutili in quanto l’approccio terapeutico è molto semplice.
Nel 1979 Napoli lo chiamava epidemia di “male oscuro”. Grazie alla scoperta del virus da parte del Dott Giulio Tarro, il “male oscuro” ora si chiama virus sinciziale.
All’epoca il virus della bronchiolite colpiva bambini che continuavano a morire ogni giorno (ne morirono circa 80) senza che nessun medico o luminare riuscisse a diagnosticare la malattia.
Il Dott. Tarro, all’epoca primario dell’Ospedale Cotugno di Napoli, afferma:
“Provai ad isolare il virus ed effettuai un riscontro della fusione di cellule, cioè il sincizio. Sulla maggior parte dei bambini ricoverati individuai il sinciziale: da qui il postulato di Koch, per avere la conferma e la certezza della responsabilità di un microrganismo al microscopio. L’errore che gli studiosi commisero era il fatto che i bambini non venissero curati per bronchiolite, mentre quella era una vera e propria epidemia da bronchiolite e c’era una situazione ambientale che ne favoriva la diffusione. Per me fu evidente che si trattava di un virus”.
L’Istituto Superiore di Sanità non ufficializzò subito la scoperta del virus. Il Dott. Tarro racconta che si recarono presso l’Ospedale Cotugno di Napoli sette referenti dell’OMS ed in seguito al loro intervento Tarro fu convocato presso il Ministero della sanità e mostrò il suo studio; in seguito l’ ISS ufficializzò la scoperta.
Giova quindi precisare che i titoli allarmanti che il mainstream sta iniziando a far circolare, non nascano in realtà da un vero allarme in quanto in relazione al virus scoperto dal Dott. Tarro ci sono svariate pubblicazioni e vi sono già terapie efficaci.
Infatti, il Dott Tarro afferma:
“Individuata la causa, fu facile l’approccio terapeutico in quanto è noto come trattare la bronchiolite. Solo dopo aver conosciuto la causa fu facile curare i bambini”.