L’impresa di Colombo è stato un tentativo eroico di trovare rifugio per gli ebrei perseguitati nella Spagna di Ferdinando e Isabella di Castiglia. Perché, secondo Simon Wiesenthal, lo stesso Cristóbal Colón (Cristoforo Colombo) era un sefardita. Entro la mezzanotte del 2 agosto 1492 i sovrani avevano decretato l’espulsione degli ebrei dal loro regno e, solo un’ora prima, Colombo era salpato alla volta delle Indie, alla ricerca di una nuova terra promessa, nella convinzione allora diffusa che nel cuore dell’Asia esistessero regni ebraici.
Wiesenthal passa in rassegna documenti poco noti, dandone un’interpretazione suggestiva che colloca la scoperta del Nuovo mondo all’interno della persecuzione millenaria nei confronti degli ebrei.
Simon Wiesenthal (1908-2005), sopravvissuto a tredici campi di concentramento e di sterminio, nel dopoguerra ha lavorato per i servizi segreti americani, individuando numerosi criminali nazisti, tra cui Adolf Eichmann. Studioso sottile e impegnato di problemi storico-culturali ebraici, è autore di numerose pubblicazioni: Gli assassini sono tra noi (1973), Giustizia, non vendetta (1999), Il girasole (2006), Max e Helen (2015).
Nel marzo del 1492 i Re cattolici, Isabella I di Castiglia e Ferdinando II di Aragona, decretarono l’espulsione degli ebrei dai loro territori. La misura era sorprendente, perché metteva fine alla presenza secolare degli ebrei nei regni della penisola iberica. In altri Paesi dell’Europa occidentale, come Francia e Inghilterra, gli ebrei erano già stati espulsi tra il XIII e il XIV secolo.
Il decreto dell’Alhambra, noto anche come editto o decreto di Granada, è stato un decreto emanato il 31 marzo 1492 dai re cattolici di Spagna, Isabella di Castiglia e Ferdinando II d’Aragona, con il quale diventava obbligatoria l’espulsione delle comunità ebraiche dai regni spagnoli e dai loro possedimenti a partire dal 31 luglio di quello stesso anno. Pochi anni dopo un provvedimento di tal genere e dai medesimi effetti entrò in vigore anche nel regno portoghese con il sovrano Manuele I.
