Sfondo: secondo il programma di immunizzazione israeliano, i bambini di 1 anno dovrebbero ricevere due vaccinazioni concomitanti: MMR (morbillo-parotite-rosolia) e DTap-Hib-IPV (difterite tetanica pertosse acellulare-Haemophilus influenzae tipo b-poliomielite). Tuttavia, circa un terzo dei bambini in Israele riceve queste vaccinazioni separatamente. Gli infermieri di una clinica di prevenzione delle cure primarie in Israele hanno osservato che la modalità di vaccinazione separata è associata a un tasso più basso di effetti collaterali.
Obiettivi: convalidare questa osservazione e determinare se rappresenta un’eccezione o una regola.
Metodi: è stato condotto uno studio prospettico nidificato di follow-up in una clinica di cure primarie in Israele. L’indagine ha incluso 191 madri e la loro prole nati nel 2004/2005. Le madri sono state intervistate per telefono 2 settimane dopo il giorno della vaccinazione.
RISULTATI: Il tasso di effetti avversi nei bambini che hanno ricevuto le iniezioni separatamente è stato significativamente inferiore rispetto a quelli che sono stati vaccinati contemporaneamente (40% contro 57%).
Conclusioni: potrebbe essere necessario riconsiderare l’attuale politica di vaccinazione per quanto riguarda le iniezioni concomitanti.
La mia opinione è che, allo stato attuale epidemiologico e di curabilità di queste malattie, dovrebbero essere i genitori a decidere se e soprattutto QUANDO (proprio come tempistiche) sottoporvi i propri figli per ogni SINGOLA vaccinazione.
E se il proprio figlio avesse effetti avversi ad uno solo di questi vaccini, solo un pazzo continuerebbe ad oltranza (figuriamoci facendoli contemporaneamente).
Oltretutto, usando la stessa logica ed applicando gli stessi ipocriti principi, “per il tuo bene e quello della collettività”, sarebbe possibile far passare qualsiasi abuso.