Il suo dirigente scolastico, Manuel Salvaggio, ricostruisce con precisione gli ultimi giorni dello stimato professore di tecnologia che dalla Calabria si era trasferito a Vergato per svolgere un lavoro che amava moltissimo e al quale dedicava tutte le sue giornate, sabati e domeniche compresi e che è stato trovato senza vita sabato mattina nella sua casa a una settimana circa dalla somministrazione del vaccino anti-Covid previsto per il personale scolastico: “L’impegno che dimostrava ogni giorno a scuola, gli era stato riconosciuto con l’ingresso nello staff di presidenza (Morabito era vicepreside dell’istituto Veggetti ndr). Nell’anno difficile del Covid aveva rinunciato anche alle vacanze estive per riorganizzare la scuola prima della riapertura. Quello che è successo non ce lo sappiamo spiegare e ha suscitato forti timori verso i vaccini anche da parte degli altri insegnanti, che mi chiamano per conoscere la verità”. “
“Mai un giorno di malattia. I primi segnali di malessere proprio dopo il vaccino”
E la ‘verità’ verrà ricostruita, visto che su questa vicenda è stato aperto un fascicolo della Procura, che prevede tutti gli accertamenti del caso. Intanto c’è il racconto di Salvaggio e dei colleghi del prof, che hanno fatto presente come il suo stato di salute sia peggiorato dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca, avvenuta lo scorso 3 marzo: “Da quando sono qui non aveva mai fatto un giorno di malattia e una decina di giorni fa, annunciando di aver prenotato il vaccino, aveva detto che se non si fosse sentito bene dopo la somministrazione sarebbe rimasto a casa. Il giorno dopo abbiamo avuto la consueta riunione di presidenza sulla piattaforma Meet ed è parso subito a tutti molto giù di tono. Idem nelle lezioni fatte online: sembrava molto stanco, sempre affaticato ed è stato così per l’intera settimana”. “