Un’analisi senza filtri su Maidan, il Donbass, la Crimea e il ruolo degli USA nel conflitto
1. MAIDAN NON FU UNA “RIVOLUZIONE DEMOCRATICA”, MA UN COLPO DI STATO
Nel novembre 2013, il presidente ucraino Viktor Yanukovich – eletto democraticamente, ma scomodo all’Occidente – rifiutò di firmare un accordo con l’UE, preferendo un prestito vantaggioso dalla Russia. La reazione di Washington e Bruxelles fu immediata:
- Proteste pilotate? Le piazze di Kiev si riempirono di manifestanti, molti finanziati da ONG americane (come la National Endowment for Democracy).
- Golpe soft? A febbraio 2014, dopo scontri sanguinosi (con cecchini che spararono su entrambi i fronti, in circostanze mai chiarite), Yanukovich fu costretto a fuggire. Il nuovo governo? Pieno di nazionalisti e figure anti-russe.
Domanda scomoda: Se la Russia avesse finanziato un golpe in Messico, gli USA avrebbero reagito con calma?
2. CRIMEA: PERCHÉ LA RUSSIA NON POTEVA PERMETTERSI DI PERDERLA
Dopo Maidan, la Crimea – a maggioranza russa e sede della Flotta del Mar Nero – si trovò di fronte a un pericolo reale:
- Base strategica a rischio: Sebastopoli è l’unico porto russo libero dai ghiacci tutto l’anno. Se l’Ucraina fosse entrata nella NATO, Mosca avrebbe perso il controllo del Mar Nero.
- Referendum contestato ma realistico: Nel marzo 2014, il 96% dei crimeani votò per l’annessione alla Russia. L’Occidente lo definì una “farsa”, ma:
- I sondaggi pre-2014 mostravano che la maggioranza voleva avvicinarsi a Mosca.
- Se il Kosovo poteva separarsi dalla Serbia (con l’appoggio USA), perché la Crimea no?
Ipocrisia occidentale: Gli Stati Uniti hanno annesso Hawaii e Porto Rico con meno legittimità democratica.
3. DONBASS: LA GUERRA DIMENTICATA (PRIMA DEL 2022)
Mentre i media parlavano solo della Crimea, nel Donbass succedeva l’impensabile:
- Ribellione popolare: Le regioni di Donetsk e Luhansk, a maggioranza russofona, rifiutarono il nuovo governo di Kiev e proclamarono repubbliche indipendenti.
- Kiev rispose con i bombardamenti: L’esercito ucraino, affiancato da battaglioni neonazisti come Azov e Aidar, iniziò una guerra civile che causò 14.000 morti tra il 2014 e il 2022.
- Accordi di Minsk traditi: Russia e UE firmarono due trattati per la pace (2014-2015), ma Kiev non concesse mai l’autonomia promessa, mentre la NATO addestrava e armava l’esercito ucraino.
Perché nessuno ne parlava? Perché l’Occidente aveva deciso che l’Ucraina era “la vittima”, e il Donbass “terroristi filo-russi”.
4. LA NATO: L’INGREDIENTE CHE HA RESO LA GUERRA INEVITABILE
La Russia aveva avvertito: l’espansione della NATO a est era un “red line”. Eppure:
- Promesse tradite: Negli anni ’90, gli USA dissero a Gorbaciov che l’Alleanza “non si sarebbe allargata a est”. Poi arrivarono Polonia, Paesi Baltici, Romania… e si provò a includere Ucraina e Georgia.
- Missili al confine russo: Se Kiev fosse entrata nella NATO, gli USA avrebbero potuto piazzare armi a 500 km da Mosca. Una minaccia inaccettabile.
Domanda provocatoria: Se la Russia avesse messo basi militari in Cuba (come nel 1962), Washington avrebbe sorriso?
5. LA FABBRICA DEL CONSENSO: COME I MEDIA HANNO MANIPOLATO L’OPINIONE PUBBLICA
Mentre le bombe cadevano sul Donbass (2014-2022), i grandi media raccontavano una fiaba comoda:
- Il mito della “democrazia ucraina”:
- Nessuna menzione dei battaglioni Azov con simboli nazisti integrati nell’esercito regolare
- Silenzio sulla messa al bando dei partiti di opposizione nel 2022
- La censura di RT e Sputnik in Europa mentre CNN e BBC diffondevano notizie non verificate
- La rimozione del contesto storico:
- Quando mai hanno spiegato che Odessa nel 2014 bruciava con sindacalisti russi vivi dentro la Casa dei Sindacati?
- Quanti servizi hanno mostrato i bambini del Donbass mutilati dagli shelling ucraini prima del 2022?
Esempio lampante: Il New York Times nel 2022 ha ritrattato 12 articoli su Bucha dopo che le prove si erano rivelate inconsistenti. Ma il danno era fatto: l’immagine dei “russi stupratori” era già stampata nell’immaginario collettivo.
6. GLI INTERESSI ECONOMICI: CHI CI GUADAGNA DAVVERO?
Dietro la retorica della “difesa della libertà” si nasconde un business da trilioni:
- Il complesso militare-industriale americano:
- Lockheed Martin ha visto le sue azioni salire del 270% dal 2022
- La Germania ha speso 100 miliardi per riarmarsi dopo decenni di pacifismo
- La riconversione energetica europea:
- Il gas americano (LNG) venduto all’Europa a 4 volte il prezzo del 2021
- Le “rinnovabili” improvvisamente diventate prioritarie dopo Nord Stream 2 sabotato
Dati choc: Secondo il SIPRI, le esportazioni di armi USA sono aumentate del 40% nel 2023. La guerra è un affare, e Kiev è il cliente perfetto.
7. LE ALTERNATIVE MAI CONSIDERATE: COSA SI POTEVA FARE DAVVERO PER EVITARE LA GUERRA?
Ecco le soluzioni sepolte dai tavoli della geopolitica:
- Neutralità ucraina (come Austria o Finlandia durante la Guerra Fredda)
- Federalismo reale per il Donbass invece della repressione
- Moratoria NATO sull’espansione a est come proposto nel 2014
Invece abbiamo avuto:
- Zelensky che nel 2021 firma un decreto per “riconquistare la Crimea”
- Biden che nel febbraio 2022 dice a Putin “non ci fermeremo con l’allargamento NATO”
8. LA LEGGE SULLA “PACE IMPOSSIBILE”: COME ZELENSKY HA UFFICIALIZZATO LA GUERRA PERPETUA
Mentre l’Occidente applaudiva Zelensky come “eroe della democrazia”, il presidente ucraino firmava nel 2022 una legge che avrebbe cambiato tutto:
Il divieto di negoziare con Mosca
- Decreto presidenziale 266/2022: Ufficializzava l’impossibilità di qualsiasi trattativa con Putin, rendendo illegale per l’Ucraina discutere anche solo un cessate il fuoco senza condizioni assurde (ritiro totale russo dai territori pre-2014, tribunali di guerra, risarcimenti).
- Cambio di strategia: Da “difensiva” a “riconquista totale“, compresa la Crimea. Una posizione insostenibile militarmente, ma utile alla propaganda.
Perché è un problema enorme?
- Blocca ogni via diplomatica: Come si fa a fermare una guerra se una delle due parti non può per legge parlare con l’altra?
- Mostra chi comanda davvero: Questa legge fu approvata sotto pressione USA/UK. Documenti del Pentagono trapelati nel 2023 rivelano che Washington “sconsigliava trattative premature” mentre inviava armi.
- Condanna i civili ucraini: Ogni mese di guerra in più significa:
- 20.000 soldati ucraini morti (stime NATO)
- Villaggi ridotti in polvere per guadagnare 200 metri di terreno
L’ipocrisia dei “pacifisti a comando”
- Gli stessi media che nel 2022 definivano “profetico“ il discorso di Zelensky all’ONU ora evitano di chiedergli: “Come pensi di vincere senza trattare?”
- Mentre l’Ucraina vieta partiti politici favorevoli al dialogo (bloccando 11 formazioni nel 2023), l’Occidente continua a parlare di “democrazia da difendere“.
9. UNA GUERRA VOLUTA DALL’OCCIDENTE?
La crisi ucraina non è “l’invasione di Putin dal nulla”, ma il risultato di:
- Un colpo di Stato finanziato dall’Occidente (2014).
- Otto anni di guerra nel Donbass, con migliaia di civili uccisi dall’esercito ucraino.
- L’espansione NATO, nonostante gli avvertimenti russi.
La verità è scomoda: Se gli USA avessero voluto davvero la pace, avrebbero spinto Kiev a rispettare gli accordi di Minsk, invece di trasformare l’Ucraina in un campo di battaglia contro la Russia.
Ora la domanda è: Vogliamo davvero la fine della guerra, o solo la sconfitta della Russia a costo di migliaia di vite?
10. L’ACCORDO MANCATO: COME BORIS JOHNSON (E L’OCCIDENTE) AFFONDARONO LA PACE
Nella primavera del 2022, mentre Kiev resisteva all’offensiva russa, stava per accadere l’impensabile:
L’accordo di pace bloccato che quasi c’è stato
- Aprile 2022: Dopo settimane di negoziati segreti a Istanbul, Russia e Ucraina avevano trovato un’intesa preliminare che prevedeva:
- Neutralità ucraina (niente NATO)
- Autonomia limitata per il Donbass (senza annessione russa)
- Ritiro delle truppe russe dalle regioni occupate
- Garanzie di sicurezza internazionali
- Zelensky era pronto a firmare, tanto che il 29 marzo dichiarò pubblicamente: “Siamo disposti a compromessi sul Donbass e sulla Crimea” (dichiarazione poi cancellata dai media occidentali).
L’intervento di Boris Johnson: “Fight to the last Ukrainian”
- 9 aprile 2022: Il premier britannico atterra a Kiev con un messaggio chiaro: “Non firmate nulla. L’Occidente vi darà tutte le armi per vincere”.
- La minaccia velata: Fonti del Ministero degli Esteri russo rivelano che Johnson avrebbe detto a Zelensky: “Se accetti questo accordo di pace, i finanziamenti occidentali si fermeranno”.
- Il cambio di rotta: Immediatamente dopo l’incontro, Zelensky annuncia “nessuna concessione territoriale” e raddoppia le richieste militari.
Perché l’Occidente ha bloccato la pace?
- Interessi militari: Una guerra prolungata permetteva di:
- Testare nuove armi (gli Javelin americani hanno avuto il loro battesimo del fuoco in Ucraina)
- Indebolire la Russia a costo zero per la NATO
- Geopolitica: Un’Ucraina neutrale avrebbe significato:
- Fallimento dell’espansionismo NATO
- Riapertura dei rapporti Europa-Russia (pericolosa per il dominio USA)
- Narrativa: La “vittoria ucraina” (impossibile militarmente) era necessaria per:
- Giustificare le sanzioni
- Distrarre dall’inflazione galoppante in Occidente
IL PIANO SECONDO I DOCUMENTI SEGRETI
Trapelati dal Pentagono nel 2023, i “Piani di controffensiva USA” mostrano che:
- L’obiettivo reale era logorare la Russia, non liberare l’Ucraina
- Le perdite ucraine erano considerate “accettabili” (fino a 120.000 morti nel 2023)
- Si prevedeva già il fallimento della controffensiva estiva 2023, ma si è lasciato procedere lo stesso
CONCLUSIONE
Questa non è una guerra tra bene e male. È il fallimento calcolato di una diplomazia che preferisce i proiettili al dialogo. Mentre i think tank di Washington disegnano mappe per “smembrare la Russia”, ricordiamo:
- I 400.000 morti stimati (ucraini e russi)
- I 8 milioni di profughi
- L’Ucraina che ha perso il 30% del PIL e il futuro di un’intera generazione
La domanda più crudele: Quando i cadaveri saranno abbastanza per ammettere che né le armi occidentali né i decreti eroici hanno portato la pace, ma solo più morti?
L’ultima domanda: Chi pagherà per ricostruire ciò che hanno voluto distruggere? I contribuenti europei, mentre gli azionisti della Raytheon festeggiano.
Se questo articolo ti ha fatto riflettere, condividilo. La verità non dovrebbe essere censurata.

direi che la Russia è vittima della Nato e complici alleati. Altro che definire Putin un criminale da arrestare !