ELEZIONI 2022. La funzione “Edi” del social, che invitava ad andare a votare, condivideva i dati degli elettori con molti soggetti privati, tra i quali anche i partiti politici. Vista l’inerzia del Garante per la privacy irlandese, l’Autorità italiana prende provvedimenti immediati
Quel “voto consapevole” che a conti fatti fa comodo a Zuckerberg. E che poco ha a che fare con la democrazia. Anzi. Per capire di che si parla, però, è essenziale accorgersi delle virgolette: perché non ci si riferisce al diritto costituzionale ma semplicemente ad una campagna pubblicitaria. Ad una campagna spacciata addirittura per filantropia, lanciata in Italia da Meta/FaceBook sui social, che tutti chiamavano appunto “voto consapevole”. Ma che in realtà avrebbe permesso al colosso digitale di profilare gli utenti-elettori a loro insaputa. Avrebbe permesso di scoprire quanti anni hanno, dove vivono, cosa pensano. Che dubbi hanno….
a me sembra che intorno a noi l’ ipocrisia regni sovrana. A marzo (praticamente dopodomani) inizia la sperimentazione a livello europeo
del portafoglio digitale. Un green pass ancora piu’ vincolante, dove i dati
di ogni singolo cittadino verranno usati per sanità-vaccini e pagamenti
pensioni stipendi. In pratica sarà peggio di quando i portuali di Trieste
cercavano di ostacolare il green pass. Se oggi si parla tanto di privacy
garantita è per raggirarci come solo i governatori sanno fare.
ribelliamoci prima che sia troppo tardi !!